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Antonio Ricci ci racconta della sua breve vacanza in windsurf nel famoso spot di Sa Barra, a Sant'Antioco, in Sardegna.

Windsurf recensioni spot: Sant'Antioco, Sa Barra (Sardegna)

A fine aprile, approfittando di un periodo di vacanza ho deciso di regalarmi una settimana di windsurf in solitario. Dopo aver vagliato diverse opzioni in Italia (lago di Garda, Sicilia) e all'estero (Canarie) ho optato per la vicina Sardegna, raggiungibile da Milano in poco più di un'ora di volo e a prezzi molto convenienti (volo A/R poco più di 40 €), e sono stato presso il Windsurfing Club Sa Barra. Atterrato a Cagliari, sono stato accolto da un bel Maestrale, che fortunamente mi ha seguito per tutto il tragitto.

La strada da Cagliari a Sant'Antioco è molto scorrevole (attenzione agli autovelox!), ma non bella dal punto di vista del panorama. Arrivati dopo Carbonia, si riprende a vedere il mare e si passa attraverso un lembo di strada, con il mare su entrambi i lati, che collega l'isola di Sant'antioco alla Sardegna. Sono stato accolto da un bel maestrale teso e costante.

 

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Per dormire l'isola di Sant'Antioco offre svariate possibilità. I paesi più comodi rispetto a Sa' Barra sono Sant'antioco e Calasetta. Dopo un po' di ricerche ho trovato un buon B&B a Calasetta, con un ottimo rapporto qualità prezzo. Io cercavo una camera pulita, con un letto comodo ed una doccia: tutti i requisiti sono stati soddisfatti a 35 €/giorno inclusa colazione!

 

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Appena arrivato a Sant'Antioco, visto che il Maestrale già soffiava mi sono fiondato a Sa' Barra. Partito alle 8.30 da Orio al Serio alle 12.30 ero sullo spot. Appena arrivato mi ha accolto Gigi Madeddu, ottimo padrone di casa! Ci eravamo sentiti nei giorni precedenti per un po' di informazioni, e non vedendomi arrivare, Gigi aveva anche provato a contattarmi per indicarmi la strada (per tutta la settimana, mi faceva da wind alert in modo da darmi la possibilità di fare il turista in attesa del vento, anche quando aveva 39 di febbre, grande Gigi!). Io ho optato per il noleggio dell'attrezzatura, perché a conti fatti era più conveniente rispetto a doverla trasportare e a dover noleggiare una macchina di dimensioni adeguate. Inoltre in questo modo ho avuto la possibilità di usare attrezzatura nuova, e sempre adatta alle condizioni, con i consigli di Gigi e Rossel (Bertoldo) sull'attrezzatura giusta da utilizzare (vele Neil Pryde, tavole 99). 

 

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Il Windsurf Center Sa' Barra è molto ospitale. Nella settimana che ho passato lì, c'ero io e un po' di svizzeri in camper. Il giorno della mia partenza, a ridosso del weekend del 25 aprile l'affluenza è pressocché quadruplicata, ma nonostante questo c'era spazio per tutti per poter armare l'attrezzatura in tranquillità. 

 

 

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Su 5 giorni, sono uscito 3 giorni con la 4.7 piena e due giorni con la 6.2 (ad onor del vero, uno dei due giorni ho pascolato cercando ogni minima raffica). Il mio obiettivo per questi 5 giorni era di imparare la partenza dall'acqua e dopo tanti tentativi e supportato dal vento giusto, finalmente ci sono riuscito! In questo mi ha aiutato anche la conformazione dello spot, una laguna con fondale mai troppo profondo (attenzione agli scogli), che ogni tanto permetteva di trovare un punto di appoggio e riposare un po'. Inoltre, la conformazione lagunare, rende la navigazione sicura anche in caso di scarrocciamento. In ogni caso, Gigi e Rossel sono sempre prodighi di consigli sullo spot. Unico punto di attenzione, visto il fondale fatto di scogli sono fortemente consigliate le scarpe. Io non le uso perché mi sembra di avere meno sensibilità sulla tavola, e sono tornato con i piedi completamente spaccati. Inoltre, per i primi 15 metri, il fondale basso rischia di danneggiare la pinna. Questo elemento è da ricordare anche in fase di rientro arriva per evitare di arrivare in piena planata e rischiare di spaccare la pinna e fare un bel volo. 

 

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Il livello in acqua è molto alto (fra gli altri, Gigi, Rossel, Giovanni Passani, Niccolò Tagliafico), e a terra c'è un clima molto amichevole, che fa apprezzare ancora di più il contesto.

 

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Sono tornato ad Agosto con la famiglia (moglie non amante del vento e bimba di 1 anno e mezzo): due giorni di maestrale a 30 nodi su 7, negli altri giorni poco vento ma ho avuto modo di apprezzare l'isola dal punto di vista del turismo. Abbiamo dormito a Calasetta a 20 metri da spiaggia Grande e abbiamo girato un po' di spiagge dell'isola. Consiglio anche un giro a Carloforte, raggiungibile in traghetto in circa 30 minuti.
La sera Calasetta e Sant'Antioco non offrono molto di più di cena e passeggiata. Nota positiva: a metà agosto in spiaggia c'era tanta gente, ma mai con sovraffollamento tale rendere il tutto invivibile.

Specialità: Freeride/Freestyle
Quando: tutto l'anno
Come raggiungerlo: Aereo fino a Cagliari, poi circa 50 min di macchina
Cose da non dimenticare: scarpe per affrontare il fondale di scogli per evitare di distruggersi i piedi
Cosa fare quando non c'è vento: L'isola di Sant'Antioco è ricca di spiagge, molte delle quali inesplorate e selvagge. A Sant'Antioco (paese) c'è anche la possibilità di visitare un sito archeologico del periodo dei romani. In traghetto è possibile arrivare nella vicina isola di Carloforte.

Aloha. Antonio 


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Qualche video che mostra le condizioni dello spot

  

 

 

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