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Domenica 22 giugno 2014 è stata proprio una giornata perfetta per gli stage di windsurf organizzati da Non Solo Mute e da Waterwind. Abbiamo svolto a Gera Lario (Lago di Como) gli stage di strambata base, e di strambata power.

Dopo la bella uscita di sabato 21 giugno 2014 a Dervio, il lago di Como ci ha regalato un'altra bella giornata di vento, e ci ha consentito di svolgere con successo entrambi gli stage in programma per domenica 22, entrambi dedicati alla strambata.

Ci siamo trovati a Gera Lario, alle 10,30, nel nostro spot prediletto alla foce del San Vincenzo, in modo da svolgere nella prima parte della giornata, con vento più leggero, lo stage di strambata base. Il vento è salito bene (non ce lo aspettavamo) già a metà mattina; comunque, non troppo forte (un po' più di 10 nodi), ed ideale per provare la manovra.

Dopo la parte di teoria a terra, siamo entrati in acqua poco prima delle 12. Vele sui 5-6 metri, per agevolare l'esecuzione della manovra. Gli allievi (uno ripetente, ma il termine è, qui, usato con significato positivo, perché farsi Alessioseguire da un istruttore è il modo più rapido per imparare...!) si sono dimostrati piuttosto svegli ed hanno dimostrato buone capacità.

Daniele ha ormai superato in questa manovra il sottoscritto (ci manca che controlli la planata e faccia la waterstart, e non parlo più....). Alessio, si è rivelato un caso complicato.... Praticamente, sa fare la power jibe (vedi dopo), ma cicca qualche volta quella base. Il che insegna due cose: uno, che c'è speranza anche per me; due (considerazione tecnica più seria), che quando la tavola rimane veloce e più stabile, la manovra può essere più facile... Mi permetto di consigliare ad Alessio (rivedendo i video) di portare l'albero più sopra vento (esterno curva) per aiutare la tavola a poggiare dal lasco alla poppa e superarla.... Poi, io dovrei stare zitto...perchè domenica, complici le tre ore di windsurf del giorno prima, in manovra ero poco deciso, e non ne ho quasi azzeccata una...

Dalle 13 alle 14 abbiamo fatto pausa pranzo, in attesa di fare lo stage di power jibe. Il vento nel frattempo è salito, ed è diventato stupendo (17 medi e circa 20 sulle raffiche, in acqua).

Dopo la spiegazione teorica a terra, siamo entrati in acqua alle 14,15 circa, con vele più grosse (solo per alcuni, Alessio ha mantenuto la sua 6 metri circa...). Per il sottoscritto, con la 7.2, questo ha voluto dire planate toste, ma anche un po' di fatica nella gestione del rig. Sarebbe stato meglio che fossi rimasto anch'io sui sei metri.

Comunque, la parte in acqua si è svolta alla grande, con un vento teso perfetto. Alessio, come detto si è dimostrato più bravo in questa manovra, essendo in grado di controllare bene la planata prima ed in ingresso alla stramba. Mi sembra, inoltre, che abbia una tavola RRD firerace Robertomolto valida in queste condizioni (bella stabile, nonostante nel pomeriggio si sia alzato, soprattutto a centro lago bel chop, buono anche per qualche bel salto).

Davide è caduto più spesso, ed è stato inseguito, da Fabrizio, l'istruttore. Roberto, una scheggia, ha dimostrato di essere nelle mie stesse condizioni: poggia bene fino al vento in poppa, e, poi, come ci siamo detti a terra nel briefing finale, si chiede: ed ora che cavolo faccio? E la power jibe non ammette pause di riflessione!

Il vento a metà lezione si è girato da Sud Ovest, a causa di un temporale in arrivo, ma non ha mollato; anzi, le raffiche sono diventate ancora più toste. La combinazione delle due circostanze mi reso un po' impegnativo risalire di bolina fino allo spot, ed ho perso un po' di acqua rispetto al gruppo... Robi, ad un certo punto, è uscito per crampi. Poi, si è mangiato una banana, ed è rientrato in acqua. 

La strambata power non è certo una manovra che si impara in un giorno. L'invito per tutti è, quindi, quello di non demordere, perché chi la dura la vince, e poi devo dire la verità: io mi diverto anche solo a fare la poggiatona iniziale, facendo carving con la tavola, con tuffo finale spettacolare.

Dopo la lezione, viste le condizioni di vento magnifiche, siamo rimasti in acqua a divertirci tutti, compreso Fabrizio, il nostro istruttore, che si è cimentato in qualche manovra freestyle (vedi ultima parte video sulla power jibe). Il sottoscritto ha dato fondo alle ultime per forze per spararsi alcuni bei bordi in planata, cercando di rimanere avanti con il corpo per bolinare al massimo. Ho trimmato la Point 7 HF 7.2, in modo da essere quasi completamente scarica in alto. Sensazioni fantastiche: al rientro, si riusciva a bolinare quasi paralleli alla spiaggia della foce del San Vincenzo, risalendo tantissimo. Verso il centro lago, chop decisamente formato (un ragazzo con una tavoletta, mi ha fatto davanti agli occhi un salto di quasi un paio di metri).

Daniele che aveva fatto la strambata base la mattina, uscito il pomeriggio con la 7, al rientro, ci ha raccontato di essersi divertito un mondo, sparandosi un bordo in planata quasi da Colico a Gera. Lo ha preso la scimmia... grazie a noi!

Infine, nota a margine: piacevoli gli incontri con Lucia e Paolo a fine giornata. Invitiamo loro, come anche voi che leggete, ad unirsi al gruppo, ed a rimanere sintonizzati su Waterwind.it.

Buon vento. Fabio Muriano

Altre foto della giornata, sul profilo facebook di Waterwind.

Qui sotto, i video della giornata (settare a 720 hp per vederli in HD).

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