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La prima vera Coudou non si scorda mai..... Tanta esperienza, ma anche tanto divertimento, in occasione della mia prima vera uscita dalla spiaggia della Coudou, che lunedì ci ha lasciato passare.... Con me altri amici, anche loro alla loro prima.

 

Windsurf session: La Coudouliere (Francia)

 

Dati tecnici dell'uscita

Vento: Ovest/Nord-Ovest a 25-35 nodi.

Piano d'acqua: onde di quasi tre metri al largo; di quasi due metri sotto Cap Negre.

Vela: Ezzy Elite 4,7 2015, prima, ed Ezzy Tiger 4,2 2014, poi.

Tavola: Fanatic Triwave 86 TE 2013, settata a thruster

Peso del Rider: 68 kgs

Abbigliamento: Muta lunga 4/3 (ma c'era anche qualcuno con la shorty)

 

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Commento

Che bella emozione! Dopo aver già assaggiato la Coudouliere in occasione dell'uscita del maggio scorso, arrivandoci da Le Brusc (leggi report), lunedì scorso, ho avuto modo di provarla uscendo proprio dalla spiaggia de La Coudouliere, subito a sud di Cap Negre. Lo spot si è confermato molto divertente, e molto istruttivo, se si vuole veramente fare il salto di livello, e, con alcune cautele tassative, meno pericoloso di quanto si possa pensare (almeno con l'intensità di vento della nostra uscita).

Con me sullo spot, Michele ed il mitico Andrea (anche loro alla loro prima volta, in condizioni serie, reduci insieme a me dall'uscita a Marseille - Le Prado, il giorno prima). Ci siamo caricati a vicenda e ci siamo buttati nella mischia, non dopo aver chiesto consiglio ai rider più esperti (in particolare, Andrea ha chiesto molti consigli a Guillaume). Inoltre, sullo spot presenti Mirco Wave da Brescia, con il suo amico mister X...., Claudio Bertagna, agente Simmer per l'Italia, ospite dall'amico Guillaume, nonchè diversi ragazzi piemontesi, oltre ai soliti fortissimi rider locali.

 

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Per cercare di godere lo spot in condizioni un po' meno impegnative (ed anche con affollamento più scarso essendo lunedì), siamo entrati in acqua abbastanza presto (verso le 11,00). Già a mattina il vento soffiava bene su tutto lo spot (misurati 20 nodi alle 10,00 circa), anche se non con la direzione ideale, provenendo più da Ovest che da Nord. Onda, all'inizio della mattina contenuta.

Grazie al cielo, Claudio mi ha consigliato di lasciar perdere la 5,5 che stavo preparando. Ho, quindi, armato dapprima la 4,7 Ezzy Elite 4 stecche, abbinata al Fanatic Triwave 86 settato a thruster con la pinna centrale arretrata e quelle laterali avanzate per avere più grip. Michele ha armato la Goya banzai 4,0 con lo starboard Kode 77, Andrea la RRD FSW 111 (ve l'ho detto che è mitico) con la 5,1.

 

 

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La prima mezz'ora in acqua è stata uno sballo.... Sono risultato perfetto di vela, ed al top delle mie energie. Il vento, inoltre, in tarda mattinata era orientato leggermente orientato più da Nord, particolare fondamentale, per consentire un primo bordo in sicurezza senza dover passare troppo vicini alla temibile scogliera del porto. Lasciata la spiaggetta di partenza, infatti, sono entrato subito in planata, risalendo facilmente e senza problemi particolari. Presto, mi sono portato nella zona dove ci sono le onde surfabili (in quel momento ancora tranquille) sotto il promontorio di Cap Negre, e, con mia enorme soddisfazione, ho chiuso alcune strambate, scendendo dall'onda. A centro baia, i soliti salti adrenalinici sulle ondone di 3 metri. Dopo mezz'ora, il vento ha iniziato a rinforzare, ed io ho capito che iniziavo a non essere più in controllo (bordeggio con la vela aperta....). Devo, però, dire che questa è stata anche la prima occasione per apprezzare i vantaggi di una 4 stecche, in queste condizioni, rispetto ad una 5 stecche (nella seconda parte dell'uscita - vedi dopo - userò la Ezzy Tiger 4,2, che è una 5 stecche). Infatti, la 4 stecche si deforma in maniera più significativa (minore stabilità di profilo), scaricando molto meglio l'improvvisa botta di vento che investe la vela sul picco dell'onda.

 

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Claudio, aveva ipotizzato l'aumento repentino, salvo uscire anche lui dapprima con una 4,5, per poi passare ad una 4,0 (vedi foto). Alla Coudou non ci si può permettere di arrivare al limite delle forze, se non ci si vuole complicare la vita. Così ho tirato un'altra mezz'ora, ma poi sono rientrato. Bello anche rientrare surfando le onde davanti alla spiaggia per scarrocciare (mentre la sovrainvelatura nel bordeggio mi avrebbe fatto risalire), fino all'esatto punto di uscita. In quel momento, rientrava anche Mirco, dicendo di non tenere più anche lui la 4,7. Rientro anche per Andrea, mentre Michele, avendo fatto la scelta giusta di uscire subito con la 4,0, rimaneva in acqua. A terra, ne ho approfittato per mangiare qualcosa, per scambiare un po' di chiacchiere, e per fare foto e video con la reflex (vedi slidegallery a fine articolo), appostandomi anche sul promontorio in posizione ottimale. In acqua, Mirco, vedendomi in postazione di tiro...., attirava la mia attenzione (eh, eh), per essere sicuro credo di essere immortalato, mentre veniva a prendere le onde sotto il promontorio (ed infatti guardate qua che bella foto gli ho fatto).

 

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Poco prima delle 13,00, ho deciso di rientrare in acqua con la 4,2 (Andrea passava anche lui ad una vela più piccola, mentre Michele, usciva dall'acqua avendo fatto già una lunga sessione). Il vento nel frattempo aveva subito una rotazione, diventando più da ovest. Prima di uscire all'estremità Nord della spiaggia della Coudou, sottovento alla piccola scogliera che si trova là, ho osservato gli altri rider che entravano in acqua in quel momento, ed ho avuto la sensazione poco rassicurante, che entrando subito in planata, questa volta sarei finito dritto addosso alla scogliera del porto. Così, ho deciso di cercare di bolinare subito il più possibile senza planare sul primo bordo. Scelta sbagliata! Appena mi sono ritrovato davanti alla scogliera del porto (circa 40 metri sopra vento, per fortuna, subito all'inizio della stessa) mi sono ritrovato lento, non planante, alla mercè delle onde ripide e frangenti e potenti che si formano là. Sono caduto. Ho però mantenuto la lucidità, ed ho fatto la mossa giusta. Ho eseguito al volo la waterstart per ripartire non in direzione sud (in quanto avrei scarrocciato ancora più addosso della scogliera), ma in direzione Nord verso la spiaggia d'uscita. Sono entrato subito in planata, e, dopo pochi metri, sono risultato fuori dalla zona di pericolo, peraltro potendo sfruttare il vento da Ovest per guadagnare acqua sopra vento verso Cap Negre. Sono così arrivato, di nuovo nei pressi della spiaggetta di uscita, ma questa volta sopravento alla piccola scogliera che c'è all'estremità Nord, dove ho beccato Andrea che stava partendo, e che ho avvisato del pericolo. Ripartito anche io da lì (diciamo una quarantina di metri sopra vento rispetto al punto di prima), non ho più avuto a superare in planata la scogliera del porto. Esperienza fondamentale per le prossime volte. Una volta fuori, però, ci siamo resi conto abbastanza presto che il vento aveva rinforzato ulteriormente diventando da 3,7 (raffiche a 35 nodi). Ho cercato un po' di resistere, visto che Michele si era appostato sul promontorio per qualche foto, ma sono riuscito a fare ben poco. Ho rispettato la regola che la Coudou esige, e, prima di arrivare alla frutta, ho iniziato a bordeggiare per rientrare, come pure Andrea, con l'idea di lasciare un po' di energie per un'uscita pomeridiana a Le Brusc. Per noi, la Coudou va ancora assaggiata a piccole dosi, e quando diventa da 3,7, meglio lasciare spazio a rider più bravi, e non disturbare.

 

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Salutati Mirco e Mister X...., abbiamo mangiato un panino e ci siamo spostati a Le Brusc, la tana di Adrien Bosson (F296), freestyler di livello mondiale, che trovate presso la scuola dello spot (La Cahute).

Qui il vento è risultato forte (ho armato subito la 3,7), ma la direzione troppo da Ovest, ha fatto si che l'isola l'Isola de la Tour Fondue disturbasse il vento rendendo instabile, cioè a folate (raffiche a quasi 40 e cali a 20....): per la 3,7 non ottimale. La 4,0 di Michele è, ancora una volta, risultata la vela giusta. Adrien nel pomeriggio si stava allenando presso lo spot, dando spettacolo.

 

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Dopo un'oretta di sessione (ed una spina di riccio nel piede), ho deciso di porre fine ad una giornata che non dimenticherò mai....

Aloha. Fabio 

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Il video della sessione

 

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