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Osservare i campioni ed i windsurfer di talento può essere molto utile. Analizzando i loro movimenti, si può carpire qualche segreto e qualche trucco, per eseguire al meglio alcune manovre (anche se raggiungere il loro livello per la maggior parte di noi è impossibile). Studiamo insieme, allora, la virata veloce e la power jibe di Loick Lesauvage - F780, giovane talento francese.

 

Teoria Windsurf - La virata veloce e la power jibe di Loick Lesauvage

Mi è capitato di osservare Loick in azione nel mitico spot della Coudouliere in Francia del sud, nel gennaio 2017 (leggi report della giornata). Lo spot impegnativo richiede manovre quasi perfette per essere goduto a pieno. Ho avuto modo di osservare Loick in azione, e sono rimasto colpito, in particolare, dalla velocità di esecuzione delle sue virate veloci, tanto più se si considera che Loick, ovviamente, era su una tavola Wave (quad) di ridotto volume. Anche la sua power jibe è degna di nota. Analizzando il filmato sotto, vediamo di scomporre le manovre in steps successivi, cercando di cogliere i "trucchi" per eseguirla con successo. Per un ulteriore approfondimento sulla teoria della manovra, leggete anche l'articolo specifico dedicato alla teoria della virata veloce.  

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Come da manuale, all'inizio della manovra (video dopo 13", slow motion da 23"), Loick estrae il piede dalla strap posteriore (35"), fa orzare la tavola, spingendo sul bordo di sopra vento con il tallone, e (primo trucco) non perde tempo ad eseguire il movimento successivo: quasi immediatamente estrae anche l'altro piede dalla strap anteriore, e lo porta davanti al piede d'albero (41"). Quest'ultimo rimane davanti al piede d'albero una frazione di secondo, in quanto viene, quasi istantaneamente, scalzato dal piede posteriore (secondo trucco). Quasi con un salto (altro trucco da cogliere), il (vecchio) piede anteriore, infatti, passa sulle nuove mure diventando il nuovo piede di poppa.

Contemporaneamente, avviene il movimento delle mani. Mentre il piede anteriore viene posizionato davanti al piede d'albero, la mano di poppa prende (43"- 44") il boma vicino all'albero sulle nuove mure (poco prima, la mano di prua è stata portata più avanti, vicino all'albero, sul boma - 40"). Da tenere ben presente che, durante tutta questa fase, la tavola è ancora in piena planata. Il passaggio del windsurfer davanti all'albero avviene più o meno con la tavola in prua al vento (ma considerate che se la tavola plana bene, un leggero anticipo è più tollerato).

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Anche l'uscita dalla manovra è degna di nota. Le vela (che era stata appoppata poco prima di virare, e durante il passaggio del windsurfer davanti all'albero) viene portata rapidamente avanti. Subito dopo, Loick abbassa decisamente l'assetto del suo corpo (58"), per avere maggiore stabilità (baricentro più basso), e per poter spingere con più decisione ed efficacia con la gamba di prua tesa sulla porzione di prua della tavola (1'02"-1'04"), in modo da farla poggiare energicamente (le tavole wave hanno i volumi più a poppa, e non è facile farle poggiare). Al minuto 2'25" del video, avete la possibilità di vedere in slow motion un'altra virata di Loick. Notate anche come all'uscita dalla manovra, Loick, portando il rig avanti, si appenda letteralmente alla vela, sfruttandone subito la pressione sulle nuove mure.

 

Provate, e commentate qui sotto a fine articolo, riportando le vostre impressioni.

Esaminiamo ora l'esecuzione della Power Jibe da parte di Loick (video da 3'37", slow motion da 3'47" ). Trovate altri spunti di riflessione su questa manovra nell'articolo che ho scritto qualche tempo fa.

 

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La premessa da considerare è che, evidentemente, la manovra viene eseguita con un raggio di curvatura stretto, perchè non c'è molto spazio per eseguirla (Loick è arrivato quasi fin sotto le rocce del promontorio, dove frangono e spingono le onde).

La manovra inizia con l'estrazione del piede posteriore dalla strap (3'51"), che viene posizionato a centro tavola. Poi, come detto, inizia la carvata molto decisa e molto stretta. Questa viene realizzata con un assetto molto ribassato del windsurfer (=stabilità), e con la gamba posteriore flessa che spinge con molta decisione sulla parte di poppa della tavola. In questa fase, va notato il fatto che Loick, prima di poggiare, volge decisamente lo sguardo, e quindi il busto verso l'uscita della curva (3'57"). Inoltre, va notato l'assetto del corpo decisamente inclinato verso l'interno della curva (4'01").

La carvata prosegue a lungo (fino a 4'06"), arrivando per un breve istante ad avere un andatura bugna al vento (considerate che il vento viene dall'angolo in alto a destra dello schermo). Colpisce l'impugnatura delle mani sul boma molto larga (anche questo dà stabilità). Segue l'inversione della posizione dei piedi (da 4'07"), che anticipa il cambio di mure della vela. L'assetto cambia: da una posizione bassa con le gambe flesse, Loick acquisisce una posizione "più in piedi", e molto avanzata (guardate come rimane vicino all'albero). Anche i piedi risultano posizionati piuttosto avanti sulla tavola, con il piede posteriore che diventa il piede anteriore sulle nuove mure, venendo collocato subito dietro il piede d'albero (4'13"). Ciò serve per evitare che la poppa affondi, arrestando bruscamente la planata.

La manovra si conclude con il cambio di mure della vela. Come detto, prima di strambare la vela, Loick arriva ad avere per un istante un'andatura quasi bugna al vento. Quando la mano di poppa lascia il boma (4'11"), pertanto, essendo la pressione del vento sulla vela forte, la vela passa quasi da sola. L'albero viene portato leggermente all'esterno della curva, ma poco rispetto ad altre power jibe viste in altri video, soprattutto se realizzate con tavole slalom, in quanto la curva si è già quasi conclusa (la tavola è già al lasco sulle nuove mure), e non serve più di tanto l'effetto poggero della vela per far girare ulteriormente la tavola. Da notare il corpo vicino all'albero durante il passaggio della vela.

Le mani si incrociano nel classico passaggio boom to boom (4'14"), e la vecchia mano di prua diventa quella di poppa sulle nuove mure, andando a prendere il boma verso poppa (4'19"). Poichè l'uscita dalla manovra avviene con un'andatura al traverso, cazzando leggermente la vela, l'accelerazione dopo la manovra è repentina.

Anche in questo caso, quindi, molti sono gli spunti da provare. Commenti ed osservazioni a fine articolo sono graditi.

Buon vento. Fabio Muriano

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Il video delle manovre eseguite da Loick Lesauvage

 

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