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Ancora una volta, le Prealpi intorno al lago di Como, ci hanno regalato una bella giornata. Dalla Colma di Sormano, abbiamo raggiunto il Rifugio Riella, sotto il Monte Palanzone, con un trekking relativamente facile e panoramico. Eccovi la descrizione dell'itinerario.

 

Trekking: dalla Colma di Sormano al Rifugio Riella al Palanzone (Prealpi lariane)

E' primavera, e la natura si sta risvegliando. Ed allora non possiamo perderci le meravigliose sensazioni di colori, atmosfere e profumi che la montagna sa regalare in questo periodo, anche in giornate con il cielo coperto. La vegetazione mostra il verde più intenso dell'anno, il sottobosco fiorisce, gli insetti tornano a volare tra alberi e fiori, l'aria si riempi degli odori della terra e delle piante. Immergersi in questo scenario, ci fa decisamente bene.

In attesa che la neve si sciolga definitivamente, e di tornare alle escursioni in alta quota, siamo tornati ad esplorare le montagne del Triangolo Lariano, anche per aggirare le code che, la domenica caratterizzano le sponde del lago di Como.

L'itinerario qui proposto parte dai 1100 metri della Colma di Sormano, passo che s'incontra salendo in macchina da Asso, poco prima di arrivare a Pian del Tivano, e che, al sottoscritto, ricorda imprese cicliste compiute da giovane, quando salivo qui, partendo dall'hinterland milanese....

 

Trekking Rifugio Riella Palanzone 007

Trekking Rifugio Riella Palanzone 018

 

Presso la Colma, sorge anche un interessante osservatorio astronomico, ed un bar ristorante per una piacevole sosta. Lasciata la macchina in uno dei parcheggi disponibili presso la Colma (a pagamento in stagione), si inizia a camminare salendo sui prati ad ovest della strada (vedi indicazioni), seguendo la traccia che porta verso il Monte Palanzone (sentiero n. 1). Consigliamo di seguire la traccia molto ampia, in piano che aggira a nord un bosco di abeti. Ma se preferite, potete subito scaldarvi, salendo sul Monte Falò (1179 m), per poi ricongiurgervi, poco dopo in discesa dal monte, alla traccia principale, in corrispondenza della Colma di Caglio (vedi mappa qui sotto). Siete su un ampio crinale prativo, con vista sul borgo di Caglio, e sui monti che scendono verso la pianura alla vostra sinistra (Sud), e sul Monte San Primo, e la conca del Pian del Tivano, a destra (Nord).

 

Trekking Rifugio Riella Palanzone 032 

Nel punto di congiunzione delle due tracce (1 km circa dalla partenza), inizia il tratto in salita dell'itinerario, che vi condurrà al punto più alto dell'itinerario (1340 m s.l.m), in prossimità di un rilievo denominato Braga di Cavallo (1354 m). Il sentiero dapprima sale, con qualche strappo, nel bosco di betulle, noccioli e faggi, e, poi, a circa 1,5 km dalla partenza, e a 1220 metri di quota, in corrispondenza di un'altra ampia sella erbosa, s'incrocia con la carrozzabile di servizio (per fuoristrada), che sale dalla Colma porta sino al Rifugio. Da qui, in poi, seguiremo, quasi sempre questa comoda carrozzabile, con fondo a tratti in pietre, a tratti in cemento, in altri ancora sterrato. Dal punto, prima descritto, dove sentiero e carrozzabile si raccordano, inizia il tratto a pendenza maggiore, che richiede un po' di pazienza, per superare, in circa 600 metri di percorso, 100 metri di dislivello. Niente di serio. Prendete il vostro ritmo e procedete.

 

 

Raggiunta la quota di 1330 metri s.l.m. del mare (40 minuti di cammino dalla partenza), culmine dell'itinerario, il tracciato fin qui diretto prevalentemente in direzione Ovest, compie una curva decisa verso Sud (verso sinistra), e proseguirà, d'ora in poi, in quota, con un continuo saliscendi verso il rifugio. La vista ora diventa ancora più appagante: verso Sud avete il crinale di monti che prosegue fino alla vetta del Monte Palanzone (1435 metri), indicata da una piramide affusolata; verso Ovest (alla vostra destra), avete le vallate che scendono verso la riva del lago di Como. La prima vallata è quella che scende verso Nesso, di fronte alla quale vedrete Argegno. Man mano che vi avvicinerete al Rifugio, si aprirà sotto di voi, sempre più evidente, la vallata che scende a Faggeto Lario. A mezza costa, sopra il lago, i borghi di Palanzo, Molina e Lemna, toccati da un altro bellissimo itinerario, in riva al lago, da noi proposto. Procedete godendovi panorama. Poco dopo, si passa in mezzo ad un gruppo di maestosi faggi, per poi proseguire fino ai 1280 metri circa della Bocchetta di Caglio. Se volete salire in cima al Monte Palanzone, vi conviene imboccare il sentiero che porta in vetta da qui. Se proseguite per il Rifugio, infatti, perderete ulteriore quota, e la conquista della vetta, poi vi richiederà di superare un maggior dislivello. Se la giornata è limpida e soleggiata, vale sicuramente la pena di effettuare l'ascesa per godere del panorama da lassù. In occasione della nostra escursione, la cima era nascosta a tratti tra le nubi, e, quindi, abbiamo preferito proseguire verso il Rifugio. 

Per il rifugio, seguite quindi il sentiero sulla destra (indicazioni per il Rifugio Palanzone - come è altrimenti denominato il Rifugio Riella). La traccia (sempre carrozzabile) prima sale ancora un po', e poi scende decisa verso il Rifugio, che raggiungete dopo quasi cinque km dalla partenza, ed un'ora ed un quarto di cammino (1275 metri di quota). Il Rifugio sorge in un punto davvero bello, su un terrazzo che affaccia il bacino meridionale del ramo comasco del Lario, con vista su Faggeto Lario e, più, lontano su Torno.

 

Trekking Rifugio Riella Palanzone 035

 

Avevamo i panini, per il pranzo al sacco..... ma ci siamo fatti tentare dal menu del rifugio... ed abbiamo fatto bene: polenta con brasato, ed una torta amaretti, pesche e cioccolato, da urlo, che vi consigliamo veramente. I ragazzi ed il personale che gestisce il rifugio si sono dimostrati davvero gentili, ed efficienti.

Dopo la sosta per il pranzo, siamo ripartiti per la Colma, percorrendo il medesimo itinerario di salita. Siamo tornati al nostro punto di partenza, dopo un'altra ora circa di camminata, distesi e rilassati dalla bella giornata trascorsa. La zona si presta a mille percorsi (anche con soste per il pernottamento, in quota), e merita davvero di essere esplorata, soprattutto in primavera ed autunno. 

Buona passeggiata. Fabio Muriano

Clicca qui, per la slidegallery dell'itinerario

 

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