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La Val Roseg è davvero una valle per tutte le stagioni.... A distanza di 30 anni dalla prima volta, sabato 5 marzo 2022, sono tornato in questa affascinante valle dell'Engadina, in Svizzera, per una bellissima giornata di sci di fondo.

 

Sci di fondo: Val Roseg, Engadina, Svizzera

L'Engadina è una delle poche vallate alpine dove, in questo inverno anomalo ed avaro di precipitazioni, continua a resistere un innevamento naturale consistente. Anche se alcune zone del fondovalle principale, anche qui, iniziano a mostrare uno spessore in deciso assottigliamento, sabato le piste della Val Roseg si presentavano ancora in ottime condizioni, e la testata della valle mostrava un abito ancora decisamente invernale.

Per iniziare il percorso, ho lasciato la macchina nel comodo parcheggio in Via da la Staziun, a Pontresina (vedi mappa qui sotto); poi, fatto qualche metro a piedi, ho inforcato gli sci, e sono partito (quota 1789 metri) alla volta dell'Hotel Roseg Gletscher, mia meta finale. Dopo poco, sono passato dal casello, dove un addetto vende i biglietti per la pista (10 CHF).

E' molto importante fare subito una considerazione utile per coloro che volessero venire in Val Roseg per fare sci di fondo. Questa valle è, principalmente, un paradiso per gli amanti della tecnica classica. Infatti, tutto il percorso di fondovalle da Pontresina all'Hotel Roseg Gletscher, ed anche oltre, è riservato esclusivamente al passo alternato. L'itinerario è quasi tutto in leggera salita all'andata, con qualche saltuario breve, ma deciso, incremento di pendenza; ed è una lunga e divertentissima discesa nei binari al ritorno.

Non è un tracciato tecnicamente banale, come potrebbe sembrare. Soprattutto, il ritorno richiede buona padronanza della tecnica di discesa, perché si acquisisce una discreta velocità, e vi sono alcune curve, contraddistinte da cambi di direzione con angoli significativi.

Solo nella prima parte della valle, partendo da Pontresina, in sponda idrografica destra (lato est della valle), vi è anche un tracciato di circa 2,7 km, che arriva fino a circa 1834 metri di quota - in corrispondenza di un bell'edificio rurale sulla sponda del torrente, riservato solo allo skating. E' il tracciato che ho seguito io (vedi mappa), nella prima parte del mio itinerario. Attraversato un ponte sul torrente, in prossimità dell'edificio in precedenza citato, il tracciato per lo skating si raccorda con quello riservato solo alla tecnica classica, che segue il torrente nel fondo valle, ed arriva da Pontresina. Il tracciato per lo skating, poi si porta in sponda idrografica sinistra e torna a Pontresina. Quello per la tecnica classica sale verso la testata della valle, e prosegue verso l'Hotel Roseg Gletscher. 

 

Sci fondo Roseg Svizzera 001 

 

Clicca qui per i dati tecnici del percorso

 

Dopo essermi scaldato con un po' di skating, ho quindi proseguito lungo la pista con i binari per il passo alternato. Il tracciato si sviluppa per lo più in un bosco di cembri e larici, e dopo 4,4 km (1900 metri), arriva all'Alpe Pruma, dove attraversa degli ampi pascoli. Poco, dopo si rientra nel bosco e si arriva ad una nuova radura (5,7 km), dove vi sono diverse casette per gli uccellini. La Val Roseg è da sempre famosa anche perché qui la piccola avifauna locale si è abituata a prendere il cibo (sementi, pane) dalle mani degli escursionisti. E' sempre un'esperienza di contatto con la natura molto piacevole. 

Superato questo punto, ancora un paio di km, separano dall'arrivo al Hotel Roseg Gletscher (2000 metri, 1,5 h circa). L'arrivo qui è sempre spettacolare. La testata della Val Roseg si apre in tutta la sua magnificenza, con i ghiacciai che vengono giù dalle cime del Gruppo del Bernina a dominare la scena. Uno spettacolo di luce che rapisce lo sguardo. Se poi proseguite oltre l'Hotel, verso Est compare anche la mitica Biancograt, la famosissima cresta di neve affilata che scende dal Bernina.

Io, dopo essermi rifocillato, seduto nei pressi dell'Hotel, godendomi il tiepido sole di fine inverno che sabato mitigava l'aria ancora fresca, ho invertito la direzione degli sci, ed ho iniziato la discesa.

Con gli sci da skating perfettamente sciolinati (con la sciolina Toko All in One, che si rivela sempre più valida), ho seguito i binari, e sono filato giù a tutta velocità, senza quasi mai fermarmi. Lasciar scivolare gli sci dentro le canaline è stato davvero molto divertente, ed è stato un po' come tornare ai vecchi tempi, all'inizio della mia "carriera", quando praticavo solo il passo alternato. 1 ora e trenta per salire, e solo 20 minuti per scendere di nuovo a Pontresina.

Va detto che, ogni tanto, in prossimità delle curve più strette, sono stato costretto a tirare fuori dai binari almeno uno degli sci, per frenare e controllare la velocità. Arrivato a Pontresina, non contento, ho proseguito per qualche km ancora verso valle (verso Celerina), per scaldarmi di nuovo con un po' di skating, e poi ritornare verso il paese, passando sotto il traguardo della mezza maratona, che si terrà qui il prossimo weekend (il cellulare mi si è scaricato, e questa parte della traccia non figura nella mappa sopra...).

L'Engadina mi ha regalato un'altra giornata di serenità, e di momentaneo stacco dalle tormentate vicende di questo periodo storico complicato. Le sono riconoscente.

"Allegra"!

Fabio Muriano

Qui sotto, la slidegallery completa dell'itinerario.

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