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La Norvegia è una terra di primati. Ovviamente, non poteva non avere il più grande ghiacciaio dell'Europa continentale, lo Jontaldsbreen. Noi siamo andati ad ammirare un suo ramo, il Ningardsbreen con una facile escursione. 

 

Trekking: il ghiacciaio Nigardsbreen, Norvegia

La zona del Sognefiord, il fiordo più lungo della Norvegia, offre davvero molto. Già il fatto che il mare penetri per 200 km nell'entroterra è qualcosa di stupefacente. Gli scenari dei paesi, dei pascoli e delle fattorie che si affacciano e si specchiano sulle rive del fiordo sono unici.

Lasciate le rive del fiordo ed imboccata una delle valli laterali, ben presto ci si trova in ambienti simili a quelli di alta montagna. 

La vallata che porta al punto di partenza di questa escursione è lunghissima, e suggestiva. Il fondovalle è verde brillante e coltivato con alberi da frutto. Il fiume glaciale, color turchese per il limo eroso dal ghiaccio, serpeggia talora placido, altrimenti turbolento, al centro della vallata. Montagne imponenti, punteggiate dal verde scuro degli abeti, incombono ai lati.

Dopo circa 30 km di guida, si arriva al centro visitatori del ghiacciaio, e quindi alla sbarra del parcheggio a pagamento (80 NOK - estate 2022). Si arriva quindi all'ampio spiazzo asfaltato sulla riva del lago glaciale. All'estremità nord del parcheggio, inizia il facile tracciato di circa 2,8 km.

 

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Trekking Nigardsbreen Norway 002

Trekking Nigardsbreen Norway 001 

 

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Il primo tratto (1,4 km) si può superare con un servizio di navigazione che fa la spola con la foce del fiume glaciale che entra nel lago. Ma ne vale la pena? A nostro parere, no. Quindi, gambe in spalla, ed iniziate a camminare.

Il sentiero costeggia il lago in saliscendi, con passaggi sui massi, e qualche punto agevolato da scalette. 

Alla fine del lago, si inizia a salire sulle rocce montonate, erose e lasciate dal ghiacciaio in epoche passate. Fate attenzione nel caso in cui siano bagnate: possono essere scivolose.

Dopo due km circa dalla partenza, si raggiunge il ponte in legno sull'impetuoso e gelido fiume glaciale.  Da qui il clima cambia.  Un vento fresco scende dal ghiacciaio. Per questo, raccomandiamo di affrontare il percorso con indumenti caldi adeguati. La vista sulla lingua di ghiaccio crepacciata inizia ad essere sempre più spettacolare.

Ora, si sale con salita un po' più ripida sulle rocce lisce, ma senza dover superare pendenze estreme.

Pochi minuti ancora e si è al cospetto del lembo inferiore della lingua del ghiacciaio. Una caverna azzurra è il punto da cui sgorga il torrente glaciale. Anche i crepacci azzurri tagliano qua e là la superficie del ghiacciaio, ed attirano l'attenzione.

Il dislivello è di poche centinaia di metri, e lo si supera in circa un'ora di cammino. Si torna per lo stesso itinerario. 

Nei mesi estivi, il sentiero è piuttosto affollato ed il parcheggio presto si riempie. 

Buona passeggiata.

Fabio

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