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In questo articolo, confrontiamo lo shape e le prestazioni del Tabou Pocket 94 2016 (tavola wave) e del Tabou 3S Plus 96 LTD 2019 (famoso modello freewave del marchio francese di tavole da windsurf).

 

Windsurf, recensioni tavole: Tabou Pocket 94 vs 3S PLUS 96 LTD. Wave vs freewave

 

Recententemente ho acquistato un Tabou 3S Plus 96 LTD (del 2019), con l'idea di sostituire, con questa tavola, sia il mio Tabou 3S 106 2015 che il Tabou Pocket 94 2016 (leggi test di questa tavola), per gestire sessioni di windsurf con vento da 14-15 a 25-30 nodi, in condizioni freeride, bump and jump, o wave con onde piccole. Non so se riuscirò in questo obiettivo. Integrerò questo articolo dopo aver fatto un congruo numero di sessioni con il 3S Plus.

Ma l'occasione è comunque molto interessante per confrontare due tavole con volume simile (94 e 96), ma con shape piuttosto differenti: wave, per il Pocket, freestylewave per il 3S. Leggi anche l'articolo sui diversi shapes delle tavole da windsurf.

 

 

Confronto tra gli shapes delle tavole

 

Il Tabou Pocket è un po' più lungo (233 invece che 229 cm) rispetto al 3S plus 96 2019. Le due tavole, invece, sono larghe uguali (61 cm). Ma questi due dati da soli non bastano a capire il progetto della tavola, e ad intuirne le prestazioni.

La parte posteriore del Pocket inizia a restringersi prima, poco dopo il centro della tavola (vedi foto in questo articolo), e poi comunque si rastrema quasi in coda (coda di rondine per entrambe le tavole). La parte posteriore del 3S Plus, invece, mantiene una maggiore larghezza verso poppa (per agevolare la planata), e poi si rastrema bruscamente.

 

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Windsurf Tabou Pocket 3S 005

Windsurf Tabou Pocket 3S 006

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Come detto, la prua del 3S affonda un po' più facilmente, anche se riportando i pesi al centro della tavola, la prua esce facilmente dall'acqua. Occorre fare attenzione, con vento rafficato, perchè la tavola tende ad andare in catapulta, se si mantiene un assetto troppo avanzato. Questa peculiarità, invece, potrebbe aiutare nell'impostazione dello speed loop o del forward. Per fare entrare in planata la tavola, occorre poggiare un po' ed arretrare rapidamente l'assetto del corpo, spingendo con la gamba di prua. Va evidenziato, comunque, che, con vento di qualità, con una pinna efficiente, e se la vela accoppiata è di misura adeguata, la tavola entra in planata in maniera molto rapida. Con 15-16 nodi di vento, io ho provato la tavola in assetto single fin, con una pinna MFC K-One 27 (pinna fantastica), e con una vela Ezzy Wave 5.8 2021 (altro prodotto eccellente). E' stata un'esperienza quasi mistica. 

Una volta entrata in planata, la Tabou 3s Plus LTD regala delle sensazioni stupende: è molto veloce, e vola con la prua alta sull'acqua, gestendo in maniera perfetta il chop. Supera facilmente i cali di vento, mantenendo la planata in maniera piuttosto stabile.

In manovra, in planata, la tavola garantisce un abbrivio veramente notevole in virata veloce, e sostiene bene il peso del corpo a poppa in power jibe, anche se ci si dimentica un po' di mantenere un assetto avanzato. Anche in Power Jibe, la tavola conserva la velocità e la planata a lungo. In poche parole, il mix di shape freestyle nella parte posteriore, e di shape wave nella parte anteriore determina un equilibrio perfetto, conferendo a questa tavola una vera anima freewave.  

L'ingresso in planata del Pocket è sempre stato un punto di forza notevole di questo modello. E' fulmineo, e, con assetto single fin, immediato anche al traverso. L'ho utilizzata molto efficacemente con una sola pinna centrale MFC freewave 23. L'abbrivio in virata è decisamente inferiore al 3s, ed anche la conservazione della planata in strambata power è buona, ma non al livello del 3S. La prua più lunga del Pocket richiede un po' più attenzione da parte del rider per controllare in aria la tavola.

Entrambe le tavole girano molto bene, il Pocket gira con un raggio di curvatura leggermente più stretto, tanto più se utilizzato come trifin con pinne relativamente avanzate. Io l'ho usato con molta efficacia anche in condizioni wave con un set di pinne K4.

Che ne pensate? Voi quale tavola terreste? Dite la vostra qui sotto nei commenti all'articolo (solo per utenti abbonati).

Aloha. Fabio

 

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9 commenti

  • Ciao,

    avrei qualcosa da segnalare (secondo la mia esperienza)...

    in ordine sparso:

    e' ovvio che lo scoop (uno degli elementi che consente di anticipare la planata) del wave sia meno accentuato rispetto al fsw (scoperta piuttosto recente, una dozzina d'anni, degli shapers), infatti viene compensata, una volta in planata dal rocker più accentuato (elementare, Watson!), ovvero la prua sarà comunque alta sull'acqua.

    per ciò che riguarda l'assetto delle straps anteriori, io proverei (poiché non c'è nulla di irreversibile) a tenerle tutte avanzate e ad abituarmici (del resto fra una tavola e l'altra non differisce solo il tipo ma anche l'evoluzione dello shape, sempre più corti anche se di buon volume, tendenza generale), avanzando anche il piede d'albero di un paio di cm, fatta l'abitudine a prevenire l'ingavonamento, risulterà più immediata la planata; 

    relativamente alle pinne, si hanno risultati sorprendenti, sempre considerando l'anticipo planata (ma non solo), aumentando la misura delle pinne laterali,che in condizioni non estreme, anzi, mantengono una buona capacità di risalire il vento non compromettendo quasi la manovrabilità (se poi si montasse una centrale più piccola (nel caso, 18 cm) con vento forte si avrebbero gradite sorprese (test fatti non solo da me ma anche da altri sia freerider che waver; a questo proposito se credi ho una coppia di 14 K4 da prestarti per test). È chiaro che la velocità di punta potrebbe calare ma forse impercettibilmente (e non è una priorità).

    (luppolando) medita

    a presto 

    marco q 

    • Grazie per il commento, Marco.

      Date per condivise le definizioni di scoop e rocker (che si trovano in articoli qui su Waterwind, o in altri siti), e cosa si debba intendere per scoop e/o rocker accentuati, le tavole wave hanno tendenzialmente scoop e rocker più accentuati dei freewave. Per quanto riguarda lo scoop, i wave lo hanno più accentuato per non ingavonare tra le onde; per quanto riguarda il rocker, per girare meglio, anche se ciò penalizza un po' la planata, che fondamentalmente si ottiene, in queste tavole, grazie alla parte centrale della carena, che rimane comunque piatta, e magari un po' larga. I freewave hanno scoop e rocker meno accentuati, sia perchè non sono progettati principalmente per le onde, e sia perchè dovendo consentire anche manovre freestyle, devono avere la carena un po' piatta, e con ottime doti di planata, come i freestyle.

      Esistono però, ormai, diverse tipologie di freewave. Basta leggere i test di Windmag, anche in questo sito riassunti.

      Il Tabou 3S Plus LTD 2019, ma non è il solo nella categoria, sembra più sbilanciato verso il wave, che verso il freestyle. Ma al di là di questo, credo che Vollenveider sia stato costretto a fargli un scoop molto accentuato perchè, con una prua così corta (per far girare meglio la tavola), se questa finisse sott'acqua, farebbe, poi, molta fatica a riemergere. Non ho fatto confronti per il rocker delle due tavole perchè questo si misura in termini di millimetri e non centimetri come lo scoop.

       

      Per quanto riguarda la posizione delle straps del 3s Plus, è già tutta avanti. L'ho impostata con Alberto di Detour quando ho ritirato in negozio la tavola. Alberto mi ha fatto un po' arretrare la posizione della straps posteriore rispetto a quanto avrei fatto io per abtudine, per fare in modo che la stessa risulti almeno a metà della lunghezza della pinna centrale. Poi mi ha mantenuto lo stesso passo di 44 cm, tra le straps anteriori e quella posteriore, e le prime così sono finite tutte avanti (come detto, il 3S è più corto del Pocket). Ma, nella sessione dell'altro giorno in cui ho provato il 3S, credo che la partenza in planata non sia stata penalizzata dalla posizione delle straps anteriori (già avanzata, appunto), nè dallo shape/rocker della tavola, che a poppa abbonda di volume e larghezza. Credo che oltre alla scarsa qualità del vento, la partenza in planata sia stata penalizzata dall'assetto e dalla superficie delle pinne usate (thruster di serie, con suferficie ridotta). Una single fin sui 25 cm freewave sarebbe stata molto meglio (buona portanza, con meno attrito). Ho sperimentato tantissime volte il fatto che, quando il vento non è forte e/o disteso, il single fin è decisamente la soluzione migliore. Tanto più quando non ci sono onde da surfare, e le laterali praticamente non servono.

      Ciò detto, sono disponibile a sperimentare la tua soluzione con le laterali da 14. Non ho mai provato, e non ho opinioni sperimentate al riguardo, anche se il mio parere consolidato sulle diverse prestazioni del single fin, del thruster e del quad, non credo proprio che cambierà.

      Ciao. Fabio

      P.s. Ultimamente vado più di vino, perchè la birra mi fa venire la panza, e questa penalizza si la planata. 

  • Ciao,

    parto dalla discussione linea scoop/rocker...

    non vorrei che nel mio precedente intervento si fosse percepita dell'ironia (assolutamente assente nelle intenzioni). Fino alla fine del secolo scorso le tavole wave erano caratterizzate da una prua affusolata ed appuntita accoppiata a degli scoop esagerati (fino a 30 cm ed oltre!), ciò limitava non poco la partenza in planata, già penalizzata da un rocker accentuato (io l'ho sempre sentito citare in cm, di solito da zero - slalom, a 3/3,5 - wave down the line), poi hanno scoperto che, tenendo una tavola (wave) su un piano orizzontale e ponendo tutto il peso del surfer sulla zona di poppa l'abbananamento posteriore faceva sì che la prua si rialzasse ulteriormente, cosicché non c'era più bisogno di esagerare con lo scoop (successivamente hanno anche allargato un po' la prua sempre per favorire l'anticipo planata, principale nota dolente delle tavole di questo tipo). Ora posso ipotizzare che lo scoop di una fsw sia più accentuato in quanto il rocker sia inferiore.

    per il set pinne: il mio invito a provare diverse soluzioni (sempre multifin) ha due scopi; il primo fare delle prove empiriche (come suggeriva il buon Lanteri) per vedere gli effetti (l'unico che già conosci è il singlefin) con la propria attrezzatura e condizioni più frequenti; il secondo (simile a quello che ha mosso me) è capire se con un unico set copro una vasta gamma di invelature e condizioni (infatti dici che questa tavola ne sostituirebbe due). Detto ciò, è ovvio che difficilmente un set multifin pareggerà le prestazioni di una singola più profonda in condizioni limite inferiori, ma... provare (se si hanno già le pinne) non costa nulla!

    un'ultima curiosità: per una tavola che dovrebbe coprire un range dal limite inferiore a 25 nodi forse (immagino che poi farai un cambio di shape) un passo di 44 cm non è un po' troppo?

    fammi sapere quando sarai in zona per le pinne (venerdì 2/6?).

    a presto 

    mq

    ps: alla Cantina Avanzi di Manerba (sulla provinciale Salo'/Desenzano) hanno il Rosso D'Estate (sfatiamo i luoghi comuni, non solo bianco frizzante col caldo) da gustare freddo... a buon intenditor...

     

  • Una domanda per MarcoQ: hai mai provato una stubby, wave o freewave? Che differenze ha in andatura e planata rispetto ad una classica?

    • In attesa che Marco Q dica la sua, ti segnalo la recensione che feci io del Fanatic Freewave Stubby 105 del 2018: https://www.waterwind.it/new/it/windsurf/test/recensioni-attrezzatura/432-tavole/951-test-fanatic-stb-stubby-105-2018.html

      Quello shape, squadrato e molto corto, aveva dei pregi (bolina e stabilità), ma anche alcuni difetti non da poco (in particolare, era piuttosto lento). Non mi aveva convinto.  È stata una moda (o un'operazione di marketing) di qualche anno fa. La maggior parte dei marchi ha abbandonato quella strada. 

       

      Aloha. Fabio 

    • Ciao,

      mi scuso per il ritardo. No, non ho mai provato uno stubby fsw o w (che si chiamano compact wave), però conosco bene due che li hanno avuti; nel primo caso (fsw, Fanatic) se ne è dichiarato insoddisfatto fin da subito (ed, ora che ci penso, anche un secondo caso, stessa tavola, idem) portandolo a disfarsene dopo solo qualche mese a favore di una tavola più datata; nel secondo caso (w, Simmer) il giudizio, dopo un paio di stagioni, è stato moderatamente positivo.

      del fsw lamentano scarsa adattabilità alle diverse condizioni (rispetto ad uno shape tradizionale) e una reattività ridotta. Del w un periodo di adattamento ad uno shape molto corto e di conseguente cambio di postura, poi meglio.

      da parte mia non considererei affatto un fsw (anche per la difficoltà nella rivendita) ma, se una buona occasione, positivamente un w come seconda tavola.

      spero di essere stato utile.

      marco q 

  • Ciao Marco, grazie per i commenti, sempre molto preziosi. Io uso un Fanatic STB 115 come tavola "piccola", solo in acqua piatta, e per ora mi trovo molto bene. Richiede pinne un po' più abbondanti di quelle di altre tavole, anche per compensare una poppa estremamente sottile che non oppone resistenza laterale, altrimenti si va facilmente in spinout. Mettendo invece un thruster generoso (io ho 24+2x13,5), diventa una tavola molto facile e divertente. Diciamo che ha le doti necessarie a divertirsi per chi non ha il tempo di uscire troppo spesso: bolina stretta, planata immediata e curve molto chiuse in strambata. Probabilmente queste stesse doti la rendono noiosa e "poco maneggevole" per quelli più esperti. Se un giorno proverò il wave, sicuramente lo farò con un wave puro, quindi per ora l'STB mi va benissimo come tavola bump and jump.

    • Ciao,

      se, quando le condizioni lo permettono, potessi provare a variare un po' le proporzioni: laterali più grandi (14/15) e centrale più piccola (21/22)...

      vedrai che cambiamento (positivo)!
      (cerca usato sugli annunci online, anche all'estero)

      marco q 

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