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Tra un'Ordinanza sindacale e l'altra, venerdì e sabato (8-9 maggio 2020) siamo riusciti a piazzare davvero due belle uscite in windsurf sul Lago di Como. Venerdì Domaso, e Sabato Gravedona, con vento di qualità, piano d'acqua perfetto, e lo scenario mozzafiato del Lago di Como a primavera.

 

Windsurf, report: Domaso e Gravedona (Lago di Como), 8-9/5/2020. Bella doppietta!

(n.d.r.) Oltre al Sindaco di Gera Lario, ringraziamo i Sindaci di Domaso e Gravedona, per aver mantenuto un atteggiamento più equilibrato, e per averci consentito di praticare in questi giorni il nostro amato sport. 

Dopo la prima uscita, post lockdown, a Gera Lario di mercoledì scorso (leggi report), che ci ha restituito le emozioni del windsurf, abbiamo piazzato una bella doppietta venerdì e sabato, uscendo rispettivamente a Domaso, e Gravedona, con traversata del Lago per andare a prendere il vento migliore sotto Piona. Infatti, dopo il chop di Gera, desideravo un piano d'acqua più regolare.

Venerdì, ci siamo trovati a Domaso con Michele e Sergio (sul posto poi abbiamo trovato altri due rider che non conoscevo). In tutto in 5. Non capisco quindi come la stampa locale abbia potuto parlare di assembramenti anche a Domaso..... Comportamento di tutti più che esemplare (ed è quello che veramente conta), e nessun pretesto per indurre il Sindaco di Domaso ad emettere una delle discutibili Ordinanze fatte da molti comuni del Lecchese, e del Comasco (leggi la nostra opinione in merito).

Ci ha fatto male rivedere, invece, i ragazzi del bar dello spot di Domaso, intenti solo a far manutenzione senza poter fare anche servizio; così, come ci ha fatto male vedere anche tutti i campeggi di Domaso, in riva al lago, vuoti. In questo periodo, in genere, sono già frequentati da Tedeschi ed Olandesi, soprattutto. Speriamo vivamente che ce la facciano, e vorremmo anche che i Sindaci capiscano che il turismo legato al windsurf, è anche una sana fonte di vita e di guadagno per le comunità locali (se per caso, c'è qualche operatore turistico che legge, non ci dispiacerebbe se si unisse alla nostra battaglia ed alla nostra campagna di sensibilizzazione, per garantire la possibilità di continuare a praticare il windsurf, come attività sportiva e motoria individuale). 

E' stato bello rivedersi dopo diversi mesi. Alcuni di noi, hanno superato la prova del lockdown malissimo, con pance indegne.... Vergogna!

 

Windsurf Lago di Como 2

Windsurf Lago di Como 1

Windsurf Lago di Como 3 

 

Il vento, venerdì, al nostro arrivo sullo spot, si presentava già piuttosto bello: poi, verso le 13,30, ha rinforzato ulteriormente ed il lago, soprattutto sulla sponda sotto Piona, ha iniziato a spumeggiare per bene. I monti del lago in questo periodo sono già belli verdi, e lo scenario ancora piuttosto selvaggio all'imbocco del laghetto di Piona è veramente meraviglioso.

  

Dovendo attraversare il lago, con vento non planabile nella prima parte, ho optato per avere un po' di volume sotto i piedi ed un po' di superficie velica: sono quindi uscito con il Tabou 3s 106 LTD 2015, e con la Ezzy Elite 2019 5,3. La scelta, tutto sommato, si è rivelata equilibrata, ma nel momento migliore dell'uscita, ci stava tranquillamente anche qualcosa di meno, sia come vela che come tavola.

L'uscita è stata stupenda, sia per la compagnia, che per il piano d'acqua, piatto e regolare con un chop poco ripido di 20-30 cm, su cui è fantastico vedere la tavola scivolare, velocissima, senza sobbalzare. Tra le 14,00 e le 16,00, il vento è stato anche molto regolare, consentendoci di tirare dei bordi in piena planata, da Piona fino quasi al Castello di Gravedona.

Ancora più sopravento, si vedeva un gruppetto di rider (una quindicina), probabilmente usciti da Gravedona, che beneficiava di un vento ancora migliore (più forte), e che planava di fronte all'Abbazia di Piona.

Il piano d'acqua migliore mi ha consentito di manovrare decisamente meglio, anche se c'è ancora un po' di ruggine da togliere. Il windsurf è tanto una questione di automatismi, che vanno recuperati. Comunque, sento che questa sarà una buona stagione, in termini di livello tecnico personale che raggiungerò.

A metà uscita, quando ero risalito sopra vento, ho intuito che c'era qualcosa di strano al piede d'albero. Mi sono buttato per controllare, ed, infatti, ho scoperto che si era rotto il tendon. Colpa mia, in quanto avevo già avuto il sospetto di problemi nelle ultime uscite in cui avevo utilizzato questo piede d'albero, e non mi sono ricordato/preoccupato di fare manutenzione. Comunque, i cordini in formulina, mi hanno consentito di rientrare, bordeggiando senza problemi.

Prima di andare via, abbiamo comprato una birretta in un ristorante che faceva servizio d'asporto (ci hanno detto che era il primo scontrino del giorno), abbiamo fatto un veloce e distanziato brindisi, godendoci le meravigliose luci sul lago del tardo pomeriggio, e ci siamo salutati.

Il giorno dopo avrei dovuto rimanere a casa.... Ma come si poteva resistere a queste previsioni pubblicate nel forum di Waterwind?

Pertanto, ho deciso di andare a Gravedona, con partenza di buon ora. Domaso e Gravedona sono due ottimi spot, conosciuti e frequentati sin dai primi anni di diffusione del windsurf. 

Lo spot di Gravedona è molto piacevole. Il parcheggio dello spot si è via via popolato. Alla fine, eravamo in una ventina di rider circa.

Sullo spot, presenti molti dei freestyler del lago, oltre che Andrea (il dottore), Pasquale, ed Alessandro (Scuffia), del nostro gruppo. Michele e Sergio non ce l'hanno fatta.... Spompati dal giorno prima...

Memore del giorno prima, ho armato la Goya Guru Pro 2020 4,7 ed il Fanatic Skate 93 2014. Sono entrato in acqua alle 13,30 circa, puntando a risalire il vento, senza planare, il più possibile, per portarmi sotto la sponda di Piona, tra l'edificio della Comunità  di recupero e l'Abbazia.

Per una buona ora il vento ci ha fatto penare, e ci faceva planare solo sulle raffiche migliori. Qualcuno si è spazientito, ed è andato a cambiare vela, o, addirittura è tornato a casa. Peccato, perché verso le 14,30-15,00 è andato in scena lo spettacolo.

Il vento è entrato forte e disteso su tutto lo spot. La 4.7 si è rivelata la scelta perfetta, insieme al 93. Vela sempre piena; se avessi armato la 5,3, avrei retto poco e manovrato male. Ho dovuto riprendere un po' il piede con la tavola freestyle. Ormai, uso quasi sempre il Tabou Pocket 94 2016, tavola che adoro, e che entra in planata molto presto e molto facilmente. Le tavole freestyle, invece, devono essere portate molto al lasco per partire, per poi risalire bene di bolina. Ma quando non vuoi perdere acqua, è difficile accettare l'idea di poggiare una trentina di metri per innescare la planata.

 

Nel momento migliore dell'uscita di Sabato, ho beccato, davanti all'imbocco del Laghetto di Piona, Giacomo e Davide. Mi sono seduto sulla tavola, ho tirato fuori la macchina fotografica e mi sono messo a riprendere il loro show (vedi video). La cosa mi è costata un po' di scarroccio, ma il vento forte e ben orientato da Sud Est mi ha poi consentito di ritornare abbastanza facilmente a Gravedona.

Fino a quando non è affiorata la stanchezza (anche per l'uscita del giorno prima), ho manovrato anche discretamente. Ho chiuso finalmente tre Hely Tack decenti, grazie al consiglio di Daniele di tenere l'albero più verticale durante la rotazione.

Sono rientrato poco prima delle 17,00, stanco morto, ma molto soddisfatto dell'uscita, che, personalmente, è stata una delle migliori qui a Piona con la Breva. Ho disarmato con calma, per riposarmi un po', ma anche per godermi la bellezza del posto (peraltro l'alto lago di Como, è ricco di storia, con chiese, abbazie e castelli che punteggiano i monti intorno e le sue rive).

Speriamo di poter tornare in acqua anche il prossimo weekend, se non in settimana. Fate i buoni, se potete....

Ciao. Fabio

 

Clicca qui, per la slidegallery con le foto scattate nei due giorni delle sessioni.

 

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Il video della sessione di Gravedona-Piona

 

Il video della sessione di Domaso-Piona

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