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Viste queste distinzioni, si può passare ad analizzare le parti di una tavola da windsurf. Si prenderà come modello una classica tavola "scuola" con deriva, ovverosia quella che dovrà essere utilizzata da un principiante per i primi tempi, anche se si menzioneranno gli elementi di differenza con alcune delle tavole viste sopra.


"Shape", ovverosia forma della tavola: in genere, visto da sopra, la forma si presenta più o meno elissoidale, con prua più o meno a punta e coda arrotondata. Questo come mera astrazione generale, perche' negli ultimi tempi se ne sono viste di tutti i colori, e le tavole da principianti (e non più solo quelle) somigliano molto di piu` a dei.. portoncini larghi e tozzi, ma indubbiamente efficacissimi per imparare.

Vista lateralmente, la carena della tavola presenta una prua più o meno arcuata all'insù (la curvatura della tavola dal centro verso prua è detta "scoop"); le tavole wave hanno una accentuata arcuatura, quelle race ridotta. La carena delle tavole wave presenta, inoltre, una leggera curvatura dal centro verso poppa (tale curvatura è detta "rocker"), che serve per dare alla tavola maggiore maneggevolezza nelle onde, ma che rendono l'ingresso in planata un po' piu' lento (mentre un rocker piatto facilita la planata, ma riduce la capacità di girare della tavola con un raggio ridotto).

 

 

La coperta (=superficie superiore della tavola) presenta a metà una sorta di binario o scanalatura centrale longitudinale, lungo una trentina di centimetri (detto "track"), nel quale va avvitata una basetta circolare - oramai quasi sempre con uno snodo flessibile, e un pin d'innesto della base d'albero integrati - che serve per fissare alla tavola il rig tramite il piede d'albero.

Immediatamente dietro al track, nelle sole tavole con deriva mobile, vi è la cosiddetta "scassa" della deriva, una fessura passante da parte a parte da cui esce la testa della deriva; nelle attuali tavole con deriva essa può essere mossa in avanti come una leva imperniata, determinando la maggiore o minore fuoriuscita della deriva stessa da sotto la tavola, fino alla totale rientranza nella scassa.

A poppavia del piede d'albero, in tutte le tavole funboard, ed in molte tavole con la deriva, vi sono quattro (tre, nelle tavole wave, o freestyle) straps avvitate alla tavola: sono gli alloggiamenti dei piedi necessari alla conduzione della tavola in planata; gli stessi non vengono utilizzati nelle altre situazioni, in particolare dai principianti.

Appena dietro la strap posteriore vi è, nelle tavole con scassa della pinna passante, la vite o chiave di fissaggio della pinna posteriore posizionata sotto la poppa (parte posteriore) della tavola. Da rilevare infine che, specie nelle tavole funboard, la coperta è normalmente provvista di una finitura molto ruvida, il cosiddetto antiscivolo, eccezion fatta per la zona delle straps, dove vi è una copertura in gomma morbida (pad).

La carena, ovverosia il fondo della tavola, può presentare diverse forme, anche se di base è "abbastanza" piatta. Può avere una leggera "v" longitudinale, o una o più concavità sempre longitudinali, o delle striature (dette "channels") sempre longitudinali. Al centro, nelle tavole con la deriva, presenterà ovviamente il fondo della fessura della scassa della stessa. Verso la poppa, cioè la parte posteriore ci sarà invece necessariamente la pinna che sporgerà dalla scassa della pinna. L'innesto della pinna nella stessa segue alcuni standards principali: "Us-box" per molte tavole wave o freestyle, e per alcune da principianti, con scassa non passante; oppure, scasse passanti di tipo "power box" ad una vite, "trimbox" (ormai caduto quasi in disuso), "tuttlebox" a due viti (quest'ultimo in prevalenza per le tavole race, e con sottospecie allungata deep tuttlebox). La pinna sarà corta e ricurva per le tavole wave, fino a molto lunga e diritta per le tavole race.

Infine, i bordi (rails) della tavola possono essere relativamente corti e ricurvi nelle tavole wave, fino a piuttosto lunghi, e paralleli, nelle tavole race, e variano poi in base alle scelte progettuali del singolo shaper. Lo spigolo fra il fondo della carena e il bordo laterale, poi, è quello che determina molte delle caratteristiche della tavola; è in fondo come la "lamina" della tavola da snow, o degli sci: è più o meno tondo nelle tavole wave (nel freestyle, è tondo verso il centro tavola, ed affilato a poppa), per la massima manovrabilità, mentre è "a spigolo vivo", cioè ad angolo retto, nelle tavole race, per la massima tenuta nell'andatura di bolina (cioè quando si "risale" il vento). Le tavole freeride hanno, in genere, bordi mediamente voluminosi, ma spigoli un po' arrotondati.

 

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