Anche questa volta, l'Engadina è stata la mia ricarica naturale. L'escursione da Capolago, Maloja, al Passo del Lunghin è stata un tripudio di visioni e sensazioni.
Trekking: dal Maloja al Passo del Lunghin (Engadina)
Da tempo, avevo in mente di salire al passo del Lunghin, eccezionale spartiacque tra Danubio, Reno, e Po, ovvero tra Mar Nero, Mare del Nord, ed Adriatico. Ho atteso impazientemente che la neve alle alte quote si sciogliesse adeguatamente, e quindi il 15 giugno 2023 sono partito da Monza alla volta del Maloja (1 ore e 45 minuti di macchina). L'escursione mi ha regalato delle emozioni quasi inimmaginabili e rimarrà scolpita a lungo nella mia mente e nel mio cuore, come molte altre da queste parti.
Per iniziare l'escursione (vedi mappa qui sotto nell'articolo), ho parcheggiato la macchina nel comodo parcheggio sterrato di Capolago. Il sentiero inizia proprio in corrispondenza del parcheggio. Lo sguardo inevitabilmente è andato verso la sponda opposta del lago di Sils, dove sorge il campeggio Maloja al Plaun Curtinac dove è mia abitudine trascorre in tenda degli indimenticabili weekend estivi.
Il sentiero per il passo, inizialmente, è lo stesso di quello per Blaunca e Grevasalvas (altra meta imperdibile da queste parti - leggi articoli). Fino al lago del Lunghin l'escursione non è tecnicamente impegnativa, anche in tarda primavera. Oltre il lago, ho dovuto attraversare diversi nevai per arrivare al passo, e quindi la consiglio solo con equipaggiamento, ed allenamento adeguati. In piena estate, non vi sono invece difficoltà tecniche, ed è richiesto solo un buon allenamento (il dislivello complessivo è di quasi 850 mt).
Il sentiero, inizialmente, sale con pendenza decisa e graduale, ma non estrema, fino ad un importante quadrivio a quota 1975 metri (30 minuti circa). Qui arriva il sentiero dal villaggio di Maloja, proseguendo verso ENE si imbocca quello per Grevasalvas, continuando verso ONO ci si dirige verso il lago ed il passo del Lunghin. Da qui, la traccia prosegue con pendenza sempre più accentuata, e con diversi tornanti, in mezzo a rododendri e mirtilli, e consente di ammirare a sinistra (Ovest) un giovane torrente Inn che scende impetuoso dal versante, e con una cascata bella da ammirare in controluce.
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Con molta calma, puntando bene i bastoncini per non affaticare le ginocchia, sono sceso a valle e sono tornato alla macchina, con una magnifica sensazione di appagamento per la giornata trascorsa e per la bella escursione.
I miei tempi, soprattutto in discesa, non fanno testo, in quanto ho volutamente adottato un ritmo lento, per godermi al meglio la magia del luogo.
Grazie ancora Engadina. Ci rivedremo molto presto.
Grüezi mitenand. Fabio
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