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L'escursione da Murtel (Silvaplana) alla Chamanna Coaz, in alta Val Roseg, per la Fuorcla Surlej, è uno degli itinerari più affascinanti dell'Engadina, in quanto si svolge, quasi interamente, al cospetto del Bernina, del Piz Roseg, del Piz Scerscen e dei loro ghiacciai che dominano l'alta Val Roseg. E' un trekking in alta quota, che richiede un discreto impegno fisico.

Trekking, Engadina, Svizzera: da Murtel (Silvaplana) alla Chamanna Coaz, per la Fuorcla Surlej

Se non si è mai stati alla Fuorcla Surlej, non si può dire di conoscere veramente l'Engadina, recita la mia Guida escursionistica "44 passi - Itinerari per famiglie in Engadina" di Andrea e Luca Merisio . E allora siamo andati ad esplorare la zona, domenica 19 luglio 2020. L'immagine sottostante basta a farvi capire che la guida ha proprio ragione.

 

Trekking Engadina Chamanna Coaz 3

Trekking Engadina Chamanna Coaz 8 

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L'itinerario di seguito descritto si svolge su sentiero ben segnato, e senza particolari difficoltà tecniche, ma non va sottovalutato. Innanzitutto, il percorso prevede di coprire una distanza di 17 km circa, tra andata e ritorno (vedi traccia qui sotto). Quindi, si tratta di un itinerario piuttosto lungo, anche se con dislivelli modesti. In secondo luogo, si svolge tutto in un ambiente di alta montagna, tra i 2500 ed i 2800 metri circa. Scegliete, quindi, una giornata con condizioni meteo favorevoli, e sicure.

Per iniziare il nostro cammino, arrivati a Surlej, frazione di Silvaplana, abbiamo preso la Funivia del Corvatsch, e siamo saliti fino alla stazione intermedia di Murtel (2698 m). Il prezzo del biglietto di A/R per un adulto (luglio 2020) è di 43 CHF (poco meno di 43 euro). Si può anche salire a Murtel a piedi, attraverso una comoda strada sterrata. Ma, i tempi diventano decisamente troppo lunghi, in tal caso, per un'escursione fino alla Chamanna Coaz, in giornata. Al limite, si può concludere l'escursione alla Chamanna Fuorcla Surlei, se non ci si avvale della funivia (ottima gita anche in MTB o E-Bike).

Nel caso in cui facciate l'itinerario qui descritto, quando fate il biglietto, informatevi bene sull'orario dell'ultima funivia per scendere, in quanto, come detto, il percorso è lungo, e dovete fare bene i vostri calcoli per gli orari.

 

 

Trekking Engadina Chamanna Coaz 1

Trekking Engadina Chamanna Coaz 2

 

La zona della stazione intermedia di Murtel è piuttosto alterata dagli impianti sciistici e dalle piste di servizio. Per raggiungere la Fuorcla Surlej, seguendo le indicazioni, imbocchiamo la strada carrozzabile sterrata che scende, sotto la stazione, in direzione Nord, e poi gira subito verso Est, per percorrere tutto il catino della testata della valle che da Silvaplana sale alla Fuorcla. Pian piano, ci allontaniamo dalle zone maggiormente contraddistinte dalla presenza dell'uomo, anche se la strada sterrata fino alla Fuorcla, è piuttosto frequentata da escursionisti, un po' di tutti i tipi, per la sua brevità, facilità, e per lo spettacolare panorama che si gode dalla Fuorcla.

Salendo al passo, infatti, se non ci si è mai stati prima, non si immagina il colpo d'occhio pazzesco, su tutto il gruppo del Bernina, di cui si potrà godere, una volta raggiuntolo. Lo spettacolo, infatti, si nasconde fino all'ultimo. 

 

Trekking Engadina Chamanna Coaz 4

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Si arriva alla Fuorcla Surlej in 20-30 minuti da Murtel. Impossibile non esclamare un lungo "oooh" alla vista dello scenario che ci si presenta davanti: a destra l'edificio in pietra locale, e imposte rosse, del rifugio; immediatamente davanti a noi un piccolo laghetto, in cui si specchiano i colossi di questa zona delle Alpi retiche, con le loro coperture glaciali immacolate, che rompono in impressionanti serraccate, nella porzione inferiore. Il Piz Bernina (4049 m), con la famosa cresta della Biancograt in bella evidenza, il Piz Scerscen, il Piz Roseg, svettano davanti a noi. Sotto le vette la Vadret da la Tscherva. Più a destra (sud), i Pizzi Gemelli ed il Piz Gluschaint, con la Vadret da Roseg, e la Vadret da la Sella che vi abbagliano con il loro biancore. La guida dice che un tempo (secolo scorso, ma anche fino ai primi anni del 2000) i ghiacciai erano molto più estesi, scendevano ben più in basso in Val Roseg, e le lingue si univano (leggete qui per approfondimenti). Ora, si fermano più in quota, e, dove arrivavano un tempo, si è formato un lago, il Lej da Vadret, in realtà, non meno spettacolare.

 

 

Dopo una sosta contemplativa, e per scattare un po' di foto, rimettetevi in marcia, seguendo le indicazioni della segnaletica, ed imboccando il sentiero che scende verso Sud e poi verso Est (nella prima parte). Da qui, ci vogliono 2 ore per raggiungere la Chamanna Coaz. Si tratta di un tempo, sostanzialmente giusto. Quelli dotati di buon passo possono impiegarci 1 ora e 40/50 minuti, ma non di meno (a meno che non siate dei runner di montagna - ma non vi godreste così il panorama). Inoltre, considerate che spesso vi fermerete ad ammirare il panorama ed a fare foto (se vi interessa).

Lasciato il rifugio al passo, vi allontenerete anche dalle folle, ed entrerete in un ambiente magico e di silenzio. Un decimo degli escursionisti che ha raggiunto la Fuorcla, infatti, prosegue per la Chamanna Coaz.

A noi, è capitato già a pochi minuti dalla Fuorcla di avvistare un grosso rapace librarsi nel cielo in caccia, e sentire, distintamente, i fischi di allerta delle marmotte sul pendio soprastante!

 

Trekking Engadina Chamanna Coaz 6

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La prima parte del tracciato scende progressivamente (solo in qualche tratto più decisamente), e vi porta dai 2753 metri della Fuorcla ai 2500 metri circa, con diversi tratti anche in piano. Il sentiero è sempre evidente e ben segnalato (segnavia bianco-rossi) e compie un lungo arco, prima verso Est, e poi di nuovo verso Sud, entrando in alta Val Roseg. La Valle vi apparirà in maniera quasi completa più o meno da metà percorso, con la piana dove sorge l'Hotel Roseg, in evidenza, e Pontresina in lontananza. Alcuni prati, una sorta di terrazzi panoramici, si prestano per un'eventuale fine della vostra escursione con pranzo al sacco, se non volete effettuare l'intero itinerario. Il Bernina e le altre cime vi sorvegliano lungo tutto il percorso.

Spesso vi capiterà di guadare alcuni torrenti che scendono dai pendii del Piz Corvatsch. Si tratta di guadi semplici, talora agevolati dall'ausilio di alcuni ponticelli di legno. A questo proposito, segnaliamo che, ad un certo punto (40-50 minuti di cammino dalla Fuorcla), il sentiero originario risulta parzialmente sbarrato da alcuni grossi massi, con una freccia evidente che vi invita a scendere, per raggiungere un ponticello, posto circa 100 metri più in basso. A meno, che non facciate l'escursione dopo un periodo di forti piogge, o a fine primavera/inizio estate ed in pieno disgelo, ignoratela, e proseguite, scavalcando i massi. Il guado che dovrete affrontare, in genere, è semplice, ed agevolmente superabile con un po' di malizia. In ogni caso, valutate bene voi la situazione che vi trovate di fronte al momento del vostro passaggio, in quanto, ovviamente, le condizioni dei torrenti e del loro alveo, variano anche molto di anno in anno, ed a seconda del periodo dell'anno. 

Le marmotte vi terranno compagnia con i loro fischi per buona parte di questo tratto, ma difficilmente si faranno vedere nelle ore centrali della giornata, durante le quali passano, o sostano, sul sentiero più escursionisti. Sarà più facile vederle a prima mattina, o, come successo a noi, da metà pomeriggio.

 

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Dopo il punto più basso del percorso, il sentiero riprende a salire, e vi porterà a superare una massiccia dorsale che scende dal Corvatsch, oltre la quale vi apparirà, su uno sperone roccioso in lontananza, la Chamanna Coaz. E non potrete fare a meno di pensare quanto ancora sia lontana. Arriverete qui, dopo poco più di un'ora dalla Fuorcla, e vi mancherà ancora un'ora scarsa per raggiungere il rifugio. Armatevi di pazienza e proseguite. Il sentiero è ancora lungo, ma sempre senza particolari difficoltà. Intanto, vi potete distrarre godendovi la vista sul Lej da Vadret, verde azzurro, sotto di voi, in fondo alla valle, e la Vadret da Roseg e da Sella, che rubano, in maniera sempre più decisa, la scena al Piz Bernina, ed ai suoi fratelli di quota....

Mantenendo la quota, e girando lentamente verso Est, vi porterete al centro della testata della Val Roseg, e sempre più vicino al rifugio, che, infine, raggiungerete dopo un ultimo tratto tra pianori rocciosi, ruscelli, piccole pozze d'acqua, e sorgenti.

La Chamanna Coaz è un nido d'aquila, ancorato su uno sperone di roccia, che si affaccia sulle serraccate dei ghiacciai già citati (Roseg e Sella), da cui, oggi, si originano delle fragorose cascate che proseguono il lavoro di incisione delle rocce, un tempo prodotto dal ghiaccio.

 

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Riposatevi bene, rifocillatevi, e godetevi il panorama, con un occhio all'orologio se dovete tornare a prendere la Funivia a Murtel per scendere a Surlej. A questo proposito, segnaliamo che una valida alternativa potrebbe essere quella di scendere dalla Chamanna Coaz giù in Val Roseg, per chiudere una sorta di percorso ad anello, anche con l'ausilio dei mezzi pubblici. Per scendere in Val Roseg, potete tornare sul sentiero verso la Fuorcla Surlej, ed imboccare il sentiero che scende ad un bivio (segnalato da chiari cartelli), a 30 minuti circa dal rifugio, sulla via del ritorno (in realtà, più avanti ci sono altri bivi analoghi per scendere). Se volete, però, completare il giro in giornata, dovete partire presto, e raggiungere (per fare le cose con ragionevole calma) la Chamanna Coaz entro le 12,00 massimo. Per tornare a Pontresina, infatti, ci vorranno 4 ore. Arrivando verso le 17,00 in città, potete poi prendere l'Autopostale per tornare a Silvaplana. Oppure, potete concedervi una notte da sogno all'Hotel Roseg, e spezzare in due il percorso, per un weekeend di trekking da favola (la Val Roseg, infatti, è stupenda - leggete l'articolo di una nostra escursione in questa valle).

Noi, invece, siamo tornati, gambe in spalla, alla Forca Surlej, ed a Murtel giusto in tempo per prendere l'ultima funivia delle 17,25. Abbiamo impiegato 2h e 15 minuti (1h e 50 alla Fuorcla, 25 minuti ancora per Murtel), invece delle 3 ore indicate dalle guide e dalla segnaletica. Per riposarci della sgambata, ci siamo sdraiati sul prato davanti al centro di Kitesurf di Silvaplana, godendo della piacevole brezza, e della calda luce del pomeriggio, di quella che rimarrà per noi una magnifica e lunghissima giornata d'estate.

Grüezi Mitenand! Fabio Muriano.

P.s. Grüezi ("ti saluto"), o Grüezi Mitenand ("saluto tutti", quando si incontrano più persone) sono le parole usate in svizzero tedesco per salutare gli altri escursionisti che s'incontrano sul sentiero in Engadina, ed in altre aree della Svizzera tedesca.  E' la contrazione in svizzero tedesco del tedesco "Grüß dich " cioè "ti saluto", mentre "mitenand" sta per "miteinender" ovvero "insieme". Salutare i locali nella loro lingua è un gesto di cordialità.

Clicca qui, per la slidegallery completa dell'itinerario.

Leggi anche l'articolo sull'escursione al lago di Cavloc, e su quella a Blaunca e Grevasalvas.

 

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Il video girato durante l'escursione

 

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