Per il bienno 2024/25, Goya ha ridisegnato tutte le sue vele da windsurf. In questo articolo, vi proponiamo i risultati del test della vela wave Banzai 11.

Windsurf, test vele: Goya Banzai 11 2024/25

Faccio una premessa: sono un fedele utente di vele Goya da circa 10 anni ed ho provato diversi modelli Banzai e Guru degli anni passati con set dalla 3,4 alla 4,7 sostituendo le vele ogni 2 anni circa. Sono alto 1,87, peso circa 80kg ed esco nelle onde nei classici spot italiani del Centro Nord da Sottomarina e Marina di Ravenna alla Spiaggia d’Oro di Imperia, da Tre Ponti e Piombino alla Sardegna (quando capita). Nelle altre occasioni esco al lago per tenermi in forma. All’estero, per le onde vere, frequento le Canarie, il Sudafrica, la Galizia e il Marocco. Negli ultimi anni ho preferito puntare sul modello Banzai, che è più potente della corrispondente Guru, ma che è anche molto versatile a seconda di come venga armata.

Ho acquistato le nuove Banzai Pro 11 2024/25 nella versione standard (non carbon). Ho scelto questi modelli per questione di budget visto che ultimamente mi capita spesso di andare a rocce…

Sinceramente la scelta marketing di Goya di chiamare tutti i modelli Banzai differenziandoli con un secondo nome non mi è piaciuta molto. Ma sono gusti personali. Inoltre ritengo che, in un mercato palesemente in crisi, avere troppe versioni (11, Surf, Max e poi Standard, X o Carbon e infine multicolor Iris) rende ancora più difficile la scelta. Per quanto mi riguarda non amo la versione X, anche se più resistente, perché preferisco avere più visibilità nell’onda. La Carbon costava troppo e la versione standard è per me già sufficientemente leggera. Infine la Iris è accattivante ma non giustifica a mio parere la differenza di prezzo. E poi le Pro normali hanno quei colori sgargianti che, al di là dell’estetica, sono ben visibili in acqua in caso uno dovesse perdere il rig (cosa peraltro già sperimentata…)

Le vele Banzai 11 Pro, nelle misure 4,7 e 4,2 e colore giallo sono arrivate i primi di Febbraio. Ho deciso di acquistarle dopo che in Gennaio avevo macinato ben bene la mia 4,7 2023 a Jameos de Agua a Lanzarote in una giornata con onde mast high. La 4,2 dello stesso anno era stata ben usata in condizioni nostrane e oceaniche. Pertanto era il momento di cambiarle.

Pubblico il mio modesto test solo ora perché, pur avendo usato le vele a Città del Capo, volevo provarle anche i condizioni nostrane sia marine sia lacustri e successivamente a Moulay e Sidi Kaouki in Marocco. E quest’ultima trasferta è avvenuta in maggio. Un viaggio veloce di soli 5 giorni in cui, stranamente, ho usato solo una volta la Banzai 3.7 (ancora versione 2022). Per tutte le altre uscite, spesso doppie e in spot con condizioni diverse di onda e vento, ho utilizzato proprio le nuove Banzai 11 Pro 4.7 e 4.2

La 4.7 ha un luff di 400mm e ciò consente di essere armata sia con albero 370 (consigliato) sia con il 400.

Preferisco sempre usare il 370 ma, al lago e al mare in condizioni di vento debole, si può sfruttare la maggiore rigidità del 400 per anticipare la planata.

La 4.2 ha un luff di 379 pertanto si può armare solo con il 370. A me è capitato anche si mischiare top e bottom 340 e 370 allungando la prolunga ed il risultato è stato soddisfacente.

Ma veniamo alle vele.

Sono leggere e ben fatte. La bugna in polietilene offre due occhielli in titanio, uno superiore per la potenza e uno inferiore per il controllo.

Il range di utilizzo è secondo me ulteriormente migliorato. Io ho armato spesso le vele con minore tensione di caricabasso in condizioni di galleggio e. anche se Goya suggerisce di giocare solo con la bugna, io ho trovato che la vela è più potente senza risultare pesante nelle mani.

Il pannello della finestra principale è realizzato in Bi-Ply e sembra debba resistere bene al sale ed ai raggi solari. Inoltre offre una sensazione più morbida, una maggiore flessibilità e una riduzione delle pieghe. L'attenzione al dettaglio è percepibile non appena si srotola e si arma la vela. Il colore è personalmente accattivante e dalla spiaggia si nota subito in acqua

Il top e la base che copre la prolunga sono leggeri e ad occhio non molto resistenti. Del resto per raggiungere la leggerezza richiesta qualche compromesso è accettabile.

Per quanto riguarda la resistenza e la qualità delle cuciture, le vele sono state ben testate con frullate importanti in onde potenti.

Mi sembra che abbiano anche migliorato la resistenza all’usura nella parte bassa dove avevo notato un eccessivo consumo delle cuciture.

Segnalo un video interessante di Brawzinho su Youtube che fornisce dritte preziose su come armare la Banzai 11 in condizioni differenti.

https://youtu.be/GLdTgmUVTA4?si=iq3OG8X_dbMgRNLT

Ecco le sensazioni in acqua. Ho trovato entrambe le vele molto simili al modello precedente ma ulteriormente migliorate. Potenti se lasciate grasse e più neutre se cazzate meno di bugna. La nuova 4.2 in particolare mi ha dato immediatamente un feeling eccezionale. Forse ero perfettamente invelato in quasi tutte le uscite, ma la sensazione di avere potenza quando serve nei bottom e nel superare i frangenti e la neutralità in surfata e manovra era impareggiabile.

In conclusione, la Banzai 11 Pro è immediatamente reattiva senza mai richiederti troppo. È leggera tra le mani ed è facile da posizionare ovunque tu abbia bisogno o desideri potenza. Mentre si attraversano le schiume e le onde che si riformano, la potenza della vela rimane stabile. Quando è il momento di planare, la Banzai 11 Pro offre una trazione decisa ma controllata. Non è mai aggressiva, mantenendo una sensazione di equilibrio e stabilità nelle mani. Se sei soprainvelato anche in surfata, si riesce a controlalre la vela con facilità.

La stabilità è il cuore della Banzai 11 Pro. Consente di gestire le raffiche con reazioni fluide e composte, mantenendo al contempo la potenza costante. Le transizioni con la Banzai sono straordinariamente rapide, soprattutto in strambata. Sembra che la vela sia progettataper aiutarti a surfare meglio.

Aloha. Marco Maywald