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Inevitabilmente, dopo un po' di tempo, la maniglia del vostro boma da windsurf inizierà a basculare vistosamente ed avrete la necessità di spessorarlo. In questo articolo, vi descriviamo alcuni metodi e soluzioni per eseguire l'operazione.

 

Spessorare la maniglia di un boma da windsurf 

 

L'usura del carbonio del boma a contatto con la maniglia è dovuta all'attrito tra i due componenti. Il fenomeno è quasi sempre accentuato dal fatto che tra i due si infila della sabbia, che gratta la superficie del tubo in carbonio. E' buona norma sciacquare sempre in acqua dolce il boma, dopo le uscite in mare, ma inevitabilmente qualche granello di sabbia rimarrà intrappolato all'interno, e con il tempo farà il suo lavoro.

Un certo gioco tra maniglia e boma è tollerabile; ma quando diventa eccessivo, il boma non risulterà più ben fermo sull'albero con movimenti e vibrazioni (soprattutto laterali), che in navigazione posso risultare fastidiosi.

Per risolvere il problema, segnaliamo che, nei più forniti negozi di windsurf, potete trovare degli spessori già pronti di carbonio preimpregnato predisposti dai produttori, che calzano perfettamente attorno al tubo di carbonio, sotto la maniglia. E' il caso di Goya. Qui sotto, riportiamo la foto di uno di questi spessori, idoneo tendenzialmente a risolvere il problema anche nel caso di boma di altri marchi. In tal caso, bisogna solo smontare la maniglia, avendo cura di osservare bene prima com'è montata (magari fate qualche foto prima di smontarla). Si provvede quindi a posizionare lo spessore, e si rimonta la maniglia, ed il gioco è fatto.

 

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Allo scopo di spessorare il boma, si può utilizzare anche il monofilm comunemente impiegato per la fabbricazione delle vele da windsurf. In tal caso, una volta smontata la maniglia, si dovrà solo ritagliare un rettangolo di monofilm, largo poco meno del tubo di carbonio sotto la maniglia, e lungo a sufficienza da avvolgere quasi completamente con un giro il medesimo tubo. In alternativa al monofilm, si può anche utilizzare il PET di una bottiglia di plastica per bevande (a condizione che sia liscio, e non rugato), che dovrete tagliare preventivamente come già suggerito per il monofilm.

Il terzo approccio da noi sperimentato prevede di fabbricarsi lo spessore in carbonio da soli. E' sicuramente il più laborioso, ma non è molto complicato, anche se riservato a quelli che hanno una buona manualità, la passione per il fai da te, o non riescono a reperire lo spessore di carbonio già pronto, o un po' di monofilm.

Prima di avventurarvi in questa esperienza, riteniamo importante evidenziare due prerequisiti indispensabili: 

1) assicuratevi di avere tutti i materiali necessari, ed in particolare di avere della resina per impregnazione ancora utilizzabile (non troppo vecchia, o deteriorata)

2) fate il lavoro nella stagione calda, ovvero con temperature ambientali ben sopra i 20 gradi, per avere la garanzia che la resina catalizzi bene e rapidamente, se non disponete di un locale chiuso (laboratorio, forno industriale), in cui lasciare il boma con il foglio resinato, ad asciugare.

 

 

Fatta questa premessa, descriviamo in sintesi la procedura.

Materiali necessari:

- resina poliestere per impregnazione, pennello, diluente nitro, guanti di lattice, stracci.

- contenitori in plastica o vetro, per la preparazione della resina, e per pulire i pennelli con il diluente

- foglio di carbonio 200 Gsm (grammi per m2), di almeno 20 cm di lato, e di spessore di 0,5 o 1 mm. Meglio 0,5 mm a nostro avviso.

- scotch carta

- pannello di plastica o foglio di carta lucido, su cui appoggiare il foglio di carbonio appena impregnato.

- pellicola trasparente, tipo Domopack.

 

Smontata la maniglia, nastrate per una spanna il grip ai lati del carbonio, per evitare di sporcarlo con la resina durante il lavoro. Pulite con il diluente nitro il tubo di carbonio. Tagliate il foglio di carbonio con le forbici, come sopra indicato per il monofilm. Disponetelo sul pannello di plastica, o foglio di carta patinata, su un piano di lavoro. Tagliate già un foglio di pellicola di Domopack un po' più grande del foglio di carbonio. Preparate la resina, secondo le istruzioni del fornitore della stessa.

Imbevete il pennello di resina e passatela su entrambi i lati del foglio di carbonio, adagiato sul pannello di plastica, o sul foglio di carta patinata. Questo tipo di superficie serve perchè da essa è facile staccare il foglio di carbonio impregnato di resina liquida. Prendete il foglio di carbonio resinato con le mani (indossate i guanti), e adagiatelo sul tubo di carbonio, in modo da avvolgerlo quasi per intero. Avvolgete sul foglio di carbonio il Domopack. Esso farà da strato intermedio, tra il carbonio resinato e lo scotch carta che state per mettere, per evitare che quest'ultimo risulti poi problematico da togliere. Partendo da un lato del grip dove avete già messo lo scotch carta di protezione, iniziate ad avvolgere a spirale lo scotch carta anche sopra il Domopack, e sopra il foglio di carbonio, stringendo in modo da far uscire tutta l'aria eventualmente presente nel foglio di carbonio. Arrivate fino all'altra estremità del tubo da spessorare, ovvero sul grip protetto dall'altro lato.

 

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Ora dovete far asciugare e catalizzare la resina. Quindi esponete il boma al caldo (25-30 gradi ideali). In alcune ore, la resina dovrebbe essersi indurita. Per sicurezza, potete aspettare un giorno. 

Togliete quindi lo scotch carta sopra il Domopack, la pellicola di Domopack, e quindi anche lo scotch carta sopra il grip. Eventualmente, carteggiate con carta abrasiva 150-200 eventuali imperfezioni, e rimontate la maniglia.

Se avete domande o suggerimenti, scrivete nei commenti qui sotto.

 

Buon lavoro. Fabio

 

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