Seleziona la tua lingua

Questo anello escursionistico, termale e gastronomico offre un bello spaccato del territorio di Bobbio, nell'Appennino tra Emilia e Lombardia. Ci mostra infatti tre aspetti importanti del luogo: il termalismo, con le sue acque libere, la montagna meno battuta, e quindi ancora ricca di flora e fauna, e infine le produzioni del territorio, che qui sono ancora vive e decisamente gustose.

 

Trekking: Cascate del Carlone, e Cima delle Scalette (Appennino)

Località di partenza: San Cristoforo (Bobbio)
Località di arrivo: San Cristoforo (Bobbio)
Tempo di percorrenza: 4 ore e mezza di cammino
Chilometri: 10,5 km

Difficoltà del trekking: Nessuna difficoltà specifica, livello escursionistico base. Un po' ripida, e quindi da prendere con giusta calma, la salita nel bosco per il Sentiero dei Lupi

Indicazioni: frequenti per tutto il tracciato. Bolli bianchi e azzurri per la salita sul Sentiero dei Lupi e poi bolli Cai

Cartografia: Openmaps o Topo4u maps. Cartografia cartacea di non facile reperibilità
Dislivello in salita: 655 m
Dislivello in discesa: -655 m
Quota massima: Monte delle Scalette 1170 m

banner pubblicita

 

Cascate Carlone1

Cascate Carlone2

Cascate Carlone6

Si parte dal piccolo abitato di San Cristoforo, raggiungibile con una strada asfaltata ad una sola corsia (fare attenzione, ma è molto poco battuta e non si dovrebbero incontrare altre macchine). Si parcheggia al centro dell'abitato, sotto la bella chiesa in stile romanico, fondata già nel VII secolo come luogo di culto della cella monastica di Viulio e poi consacrata a San Cristoforo, protettore dei viandanti, che qui passavano di frequente, in quanto zona di variante della più nota via Franchigena.

Dal tornante parte un sentiero ben segnalato che scende, per una zona rocciosa calcarea e di calanchi, verso il torrente. Lo vediamo, non copioso, tagliare il fondo della vallata. Raggiuntolo, prendiamo il sentiero che procede in salita (quello che scende porta alla cascata bassa, per un anello più breve) e guadiamo il torrente. Possiamo già approfittarne per un piccolo bagno ai piedi: infatti quest'acqua è salso-bromo-iodica e si capisce bene dai residui salini che deposita sulle pietre. Calzati nuovamente gli scarponi ci dirigiamo in salita e dopo pochi metri si incontra lo scorcio sulla bella cascata, con pozza naturale, che ci permette anche delle piccole abluzioni. Scendiamo, con attenzione, il friabile terreno e raggiungiamo la pozza. L'acqua non è mai troppo fredda per tutto l'anno, salvo forse nei mesi invernali, e permette sempre di bagnarsi almeno gambe e braccia.

Si riparte ristorati per un'energica salita. Il sentiero che seguiamo è denominato Sentiero dei Lupi e bollato con segni bianchi e azzurri molto evidenti. I bolli sono importanti perché il tracciato non è sempre evidente, ma facendo attenzione è impossibile perdersi. Ci si porta in quota rapidamente nella faggeta e poi su una bella dorsale con vegetazione mista e sentiero più ampio e marcato. Si raggiunge una selletta a 1120 m, ben segnalata da palina. Si può quindi salire a sinistra e raggiungere, con dolce sentiero, la Cima delle Scalette, che purtroppo non è per nulla panoramica, perché ben nascosta dalla pineta.

Cascate Carlone3

Nella discesa sul versante ovest, però, si possono trovare alcune radure panoramiche. Dopo pochi passi si raggiunge una carrareccia ampia e ben tracciata, che taglia il versante della montagna e guadagna, dolcemente, il profilo della cresta. Da lì si prosegue, per faggete, con brevi scorci sulla vallata, fino ad una cima quotata 1124 m, su sentiero che abbandona la carrareccia. Dalla cimetta si scende per sentieri, fino a ritornare a prendere lo stradello, questa volta sul versante nord: vediamo, nelle radure, l'abitato di Dezza e le case circostanti. Tagliamo ancora il versante della montagna per raggiungere poi il filo di cresta. Qui la vista si apre e vediamo tutta la vallata di San Cristoforo, boscosa e isolata. Incontriamo prima una strada che scende a Dezza e poi un trivio: prendiamo la strada che scende dolcemente alla nostra destra, tra la macchia mediterranea che lascia finalmente diverse terrazze panoramiche. Il terreno è friabile e anche qui emergono argilliti e terreno di calanchi. Il sentiero giunge in vista di un piccolo abitato: Mogliazze.

Qui vi consigliamo di scendere per il sentiero che parte alla vostra sinistra e poi costeggiare l'alpeggio recintato con la strada che gira a destra. Vi troverete in breve a incontrate un cancello, a sinistra, che si può aprire slegando una catenella. Il sentierino, bollato, porta al piccolo gruppo di case che è gestito dalla Società cooperativa Mogliazze. Le famiglie che lavorano qui si stanno occupando di recuperare l'abitato e offrono al viandante la loro eccellente produzione gastronomica biologica: formaggio di pecora e capra, conserve, passate, marmellate, prodotti officinali (oleoliti e estratti alcoolici) e miele.

Cascate Carlone4

Cascate Carlone5

 

Da qui possiamo prendere o il sentiero, che procede a tornanti stretti fino alla cascata del Carlone, oppure la strada, scelta consigliata soprattutto in autunno, quando il bosco si offre qui con una tavolozza molto ampia di colori. Arriviamo quindi alle spalle del piccolo abitato di San Cristoforo e possiamo tornare a prendere la macchina con un ultimo sguardo sul bosco e sulle cime circostanti.

Buona camminata. Cristina

 

Clicca qui, per vedere la slidegallery completa dell'itinerario.

 

Senza il vostro sostegno, Waterwind non esisterebbe. Diventa nostro supporter!

Se vuoi fare pubblicità con noi, leggi qui, o contattaci.

Collabora con noi. Leggi questo articolo!

Nessun commento

Effettua il Login per postare un commento