Le pinne costituiscono un elemento tecnico spesso sottovalutato da molti windsurfer. Ed, invece, la loro influenza sul comportamento della tavola da windsurf è fondamentale. L'argomento è ampio e relativamente complicato. In questo articolo, cerchiamo di affrontare il tema, illustrandovi i concetti più importanti.
Windsurf, tecnica: le pinne, caratteristiche e possibili configurazioni
Già Danilo Lanteri, noto costruttore ligure di pinne e tavole da windsurf, in questo articolo, ci aveva sottolineato l'importanza delle pinne nel windsurf. Ma l'argomento rimane un po' ostico. Allora, abbiamo pensato di darvi una mano, entrando in questo mondo, per provare a capirci qualcosa. Vorremmo aiutarvi a sfruttare al meglio le vostre tavole, divertendovi di più nelle vostre sessioni.
Prima di iniziare a descrivere le caratteristiche delle pinne, soffermiamoci un attimo a capire come lavorano le pinne, ovvero si creano le forze che agiscono su di esse (e che poi sono trasmesse alla tavola).
La pinna non è altro che una piccola ala, e possiamo, quindi, usare la stessa terminologia dell'aerodinamica. Le forze create sono la portanza (in inglese lift) e l'attrito (drag). Poiché la pinna è posizionata verticalmente e non orizzontalmente come un'ala, la portanza diventa una forza laterale (all'incirca orizzontale). La portanza di una pinna viene creata inclinando la lamina della pinna contro il flusso d'acqua, con un angolo di attacco specifico. Il flusso attorno alla pinna, quindi, non è simmetrico. Notate, a questo riguardo, che la pinna per effetto della spinta del vento sulla vela e quindi sulla tavola, impatterà l'acqua con la faccia rivolta verso il lato sottovento della tavola (che corrisponderà al lato inferiore dell'ala di un aereo). Sulla parte opposta della lamina (quella rivolta verso il lato sopra vento della tavola), il flusso deve effettuare un percorso più lungo, rispetto alla parte sul lato sopra vento. Di conseguenza, il flusso deve essere più rapido sulla parte "sopra vento". Ciò comporta che l'energia correlata alla pressione propria dell'acqua diminuisca su tale lato per convertirsi in energia cinetica (e percorrere nello stesso tempo il percorso maggiore). Si determina, quindi, su tale lato una pressione inferiore rispetto alla parte opposta della pinna. La differenza di pressione tra i due lati produce la portanza. La portanza è sempre combinata con la resistenza che dipende dall'attrito delle molecole d'acqua sulla superficie della pinna, e, quindi, dalla geometria della pinna. Le figure sottostanti riprese dal sito della Maui Ultra Fins illustrano questi concetti.
Passiamo ora a descrivere la forma e le caratteristiche strutturali delle pinne che influenzano l'intensità di queste forze. Partiamo, innanzitutto, dal modo con cui le pinne si collegano alla tavola.
Tipi di attacchi
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