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Ieri, 31 marzo 2015, siamo stati al mitico Spot dell'Hotel Pier a Riva del Garda. Abbiamo beccato una giornata eccezionale, in parte prevista, con un'Ora che nel momento migliore, è stata da 4,2 piena......

Le intenzioni erano quelle di tentare la doppietta al Garda (Peler + Ora). Guardando le previsioni, avevamo qualche dubbio per il Peler della mattina, mentre eravamo pressoché sicuri che avrebbe fatto una bella Ora. Consultando le mappe meteo, infatti, ci siamo resi conto che avremmo avuto correnti da Ovest in pianura in grado di risalire il lago e rinforzare il termico. Inoltre, i monti sopra il lago sarebbero rimasti prevalentemente soleggiati (a Bolzano erano previsti 21 °C ieri).

Sveglia alle 6, e rapido consulto con Michele. A Torbole, ci sono pochi m/s di vento. Probabilmente, non farà Peler. Ma ormai siamo svegli, e decidiamo comunque di partire, passando da Pra de la fam (altro mitico spot gardesano), visto che è sulla strada per il Pier. Da Monza raggiungo Agrate per le 7 circa, e recupero Michele.

Siamo al Pra poco prima delle 9. Come previsto, al Pra c'è solo un vento debole da Nord, che, anzi, prima che veniamo via verso le 9,30, si trasforma già in un leggero Sud. Ottimo segno per la Ora!

Arriviamo al Pier, verso le 10, ed è amore a prima vista..... Lo spot oggi è ammantato da una quiete surreale. Il panorama intorno, illuminato da una luce intensa,  quasi estiva, è magico. La vegetazione mediterranea, le falesie a strapiombo sul lago azzurro: che spettacolo! Fa caldo. Parcheggiamo immediatamente nel piazzale sotto l'albergo (poi, sposteremo la macchina all'ombra nell'autorimessa). Siamo tra i primi surfisti arrivati sul posto (più tardi, ne arriveranno molti altri, ma non le folle estive, che, ci dicono, si vedono qui in piena estate). Incontriamo Roberto, surfista di Bologna, che è qui già da alcuni giorni. Ci facciamo spiegare la logistica dello spot. Dal parcheggio, attraverso un sottopasso, accediamo alla zona a lago. Ed anche qui il posto ci conquista subito. Il tipico spot Gardesano efficientemente attrezzato per il Windsurf. Peraltro, oggi, ci va di lusso: non si paga. Ci avevano detto che il Pier costicchia, ed eravamo già pronti a sborsare un bel gruzzoletto... Ma come, ci spiega Roberto, durante la settimana in questo periodo non si paga.

Roberto ci dice che, normalmente, qui, con la Ora, si esce con vele tra i 4,7 ed i 5,7. Ma oggi ci regalerà una bella sopresa....

Alle 10,30 - 11, entrano già in acqua i primi surfisti. Sono tedeschi ed austriaci... entrano in acqua con vele sui 5,5/6 metri. E planano subito.... Pazzesco. già a quest'ora! Tirano dei bei bordi rilassanti, quasi in solitudine.

Armo la Ezzy Tiger 5,5. Si rivelerà un esercizio di trimmaggio della vela, perché non vedrà mai l'acqua, e rimarrà a riposo all'ombra tutto il tempo.... Intanto, già preparo la Point 7 Sado 4,7 e le due tavole, il FSW RRD 111 litri, ed il Tabou 3s 86 litri. 

Michele entra per primo in acqua con la 4,8 ed il fanatic skate 100, ma ritorna poco dopo dicendo che non la tiene (pesa intorno ai 65 kg), e passa alla 4,2.

Tolgo il boma dalla 5,5 e lo monto sulla 4,7, ed entro in acqua con il 111 litri. Fantastico.... Si plana bene stabilmente, e guardando intorno mi sento in paradiso. Intanto, sono arrivati anche gli altri, ed in acqua sono circondato da un bel po' di colleghi (ma il numero è accettabilissimo, ed in queste condizioni, fa solo piacere surfare in compagnia). Marco, sentito al telefono la mattina, mi ha consigliato dove andare a provare la power jibe, che sto cercando di imparare. Così, risalgo di bolina, fino a raggiungere la zona di lago, sotto riva, subito a Sud dello spot, dove il vento rinforza, ma ci sono condizioni di acqua più piatta. Ed, infatti, la zona si rivela perfetta per provare. Ne approfitto del fatto che all'inizio dell'uscita sono più fresco ed ho maggiori forze. Provo e riprovo. Ci sono quasi.... ma ancora manca qualcosa, perché invariabilmente cado...

Il vento aumenta, ancora, ed anch'io non riesco a tenere più la 4,7. Michele mi suggerisce di provarla con la 86, prima di passare alla 4,2. La 86 dovrebbe, secondo lui, offrire più resistenza, ed aiutarmi a gestire meglio la sovrainvelatura. Ma non è così (almeno, per quello che sperimento io). La 86 vola letteralmente sull'acqua a velocità supersonica, e mi da la sensazione di essere fuori controllo.

Torno a riva, e decido, definitivamente, di passare alla 4,2 che non avevo neanche armato..... Prima, però, mi riposo un po'...., scambiando quattro chiacchiere con gli altri surfisti a riva.

Quando entro in acqua con la 4,2, un ragazzo mi vede, e mi dice: guarda che sta calando... A posteriori, mi sembrerà una bella battuta di spirito.... In effetti, appena entrato in acqua, incappo in qualche buco di troppo per la 4,2 e la 86 litri, ma poi il vento riprenderà a soffiare bene, anche se rimarrà più instabile rispetto alla prima parte della giornata. Decido di rimanere con la 4,2 ma di tornare alla 111, che mi sta dando tante soddisfazioni in questi ultimi tempi. Nell'ultima parte della sessione, quando arrivano, le folate sono veramente toste, e riempiono bene la 4,2 che faccio fatica, talora, a tenere. Non so quanti nodi saranno, ma per esperienza, quando fatico a tenere la 4,2, sono più 40 che 30....

Ora, le condizioni sono diventate più faticose. Cado spesso e scarroccio un po'. Anche se mi sento ancora in forze, decido, allora, di tirare un bel bordo ad uscire per bolinare bene e risalire, per rientrare. Cambiate mure, approfitto dell'ennesima botta di vento per tirare il bordo di rientro (vedi secondo video sotto), ed arrivare alla scaletta gommata dello spot. Mantengo fino all'ultimo una velocità notevole, e mi stacco dal trapezio poco prima dell'arrivo. Quelli a terra penseranno che mi stia per schiantare.....

Rimango sullo spot a girare, ancora qualche video e qualche foto. Ci sono diversi freestyler trentini veramente in gamba...

La giornata finisce verso le 15,30. Il vento ci sarebbe ancora, ma è rimasto più spostato sulla sponda opposta, ed il Pier rimane ora più riparato.

Affiora tutta d'un botto un po' di stanchezza. Disarmo tutto con calma, mangio ancora qualcosa, e commento la giornata con gli altri.

Siamo tutti concordi: è una giornata da segnare sul calendario....!

Ed a quel ragazzaccio del Norbi, che non vuole venire al Garda, vorrei dire: non sai che ti perdi....!

Alle 16,40, si parte diretti a casa.

 

Aloha. Fabio Muriano

 

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I video della giornata 

 

 

 

 

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