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Quando il Garda ruggisce, fa impressione. Domenica 6 agosto 2017, un potentissimo vento di ricaduta (Balì) ha investito tutto il lago fino agli spot più a sud, superando i 40 nodi, ed alzando onde di dimensioni marine.

 

Windsurf session: Balì a Toscolano, Lago di Garda

 

Dati tecnici uscita (Toscolano-Maderno)

Vento: Nord Est ad oltre 40 nodi sulle raffiche; vento medio ad oltre 30 nodi.

Piano d'acqua: treni di onda regolari sui 2-2,5 metri al largo, ripide e frangenti; shorebreak di 1 metro a riva.

Vela: Ezzy Elite 3,7 2016.

Tavola: Fanatic Triwave TE 86 litri 2013

Peso del rider: 68 kg

Abbigliamento: Muta lunga Gul 3/2

 

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Commenti ed impressioni

Giornata di vento da ricordare al Garda, una di quelle giornate in cui il lago di Garda dà soddisfazione anche ai rider più tosti. Dopo la bella uscita al Prà con il Peler della mattina, anche il pomeriggio il lago ha regalato tanto vento ed ha consentito uscite impegnative in quasi tutti gli spot della parte centrale ed a sud del lago.

Il nubifragio da sud di mezzogiorno, infatti, ha determinato le tipiche condizioni per un vento da Nord di ricaduta (brutto tempo a Nord del lago, e sui monti più a Nord, e schiarite a Sud), veramente forte.

 Anemometro

 

 Venendo via dal Prà, un albero caduto sulla gardesana a Gardone, ha determinato la scelta dello spot dove uscire il pomeriggio. Mi sono infatti fermato nella mitica Tosko Bay, ovvero al Lido degli Ulivi a Toscolano Maderno (leggi recensione completa dello spot), scartando Desenzano o Moniga, dove erano diretti alcuni amici (o un "folle" ritorno sul lago di Como, dove nel frattempo era pure partita ricaduta). A Toscolano, è da subito apparso chiaro che il vento avrebbe spinto bene, perchè gìà dalle 13,00-13,30, le scogliere del lido erano investite da onde notevoli, e da un vento sui 30 nodi. Il tempo di mangiare un panino, e fare qualche misurazione con l'anemometro, e poi ho iniziato ad armare. Il vento medio a 32 nodi, e le raffiche ad oltre 37 nodi a terra, e la visione per il lago, mi hanno fatto decidere senza indugio direttamente per la 3.7 da abbinare alla tavola wave.

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La 3,7 è una vela "bastarda", con cui, se il vento non è costantemente forte, c'è il rischio di essere costantemente on-off. Ho, pertanto, inopportunamente deciso di lasciarla un po' grassa.... In realtà, quella di ieri è stata proprio una bella sventagliata con vento, in mezzo al lago superiore ai 40 nodi sulle raffiche, e vento quasi costantemente intorno ai 35 (sempre in mezzo al lago). Comunque, alle 14,15 ero pronto, e sono entrato in acqua per saggiare, finalmente, la famosa Tosko. Per farla breve, in tutta onestà, ho tirato 4 bordi e sono uscito. Tosko non è uno spot per tutti. Richiede tecnica ed allenamento, o almeno un po' di peso che funga da zavorra, o meglio tutti questi elementi insieme.

Entrando in acqua ho seguito le indicazioni di Marco di Bogliaco, e sono partito sottovento ad una delle scogliere che delimitano le spiagge, per rimanere più sopravento possibile a quella successiva. Lo shorebreak a riva è potente e ripido, ed in caso di caduta, se non si è rapidi, in men che non si dica vi rovescia addosso alla scogliera sottovento, danneggiandovi l'attrezzatura. Una volta al largo (mi sarò spinto fino a 200 metri circa dalla costa), sono rimasto impressionato dalla potenza delle raffiche e dalle dimensioni delle onde, al largo sopra i due metri, ma soprattutto ripide e frangenti anche lontano dalla riva. Peraltro, colpiva la regolarità della serie di onde che arrivano da Nord: quasi uno swell marino.

 

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Comunque, nei pochi bordi tirati durante l'uscita, ho capito subito che per me (68 kg) la 3,7 era ingestibile e che non sarei riuscito ad essere in controllo. Anche smagrendo, non avrei risolto granchè. Così, dopo poco, ho capito che era meglio battere in ritirata, ed aspettare un calo di vento (che poi non è arrivato, perchè il vento è rimasto su forte fino a sera). Devo dire che la stanchezza per la nottata passata in macchina al Prà e le oltre due ore di uscita con la 4,7. Mi son messo a riva a fare foto e video. In acqua, livello medio alto, con qualche rider freestyler che faceva numeri notevoli: mi ha colpito in particolare un ragazzo che surfava le onde in switch.... con la vela backwinded! Alcuni in acqua con le 3,5. Sullo spot, ho beccato alcune facce conosciute del lago di Como: Tizianone che con la 4,0 ed una buona stazza, ha tenuto botta al vento, e Fabio, che ha mostrato a quelli che fanno domande del cavolo, a cosa può servire una tavola wave (Tabou Pocket) al Garda. Sono andato via dallo spot, verso le 16,00, con la voglia di rimanere in giro sul lago, godermi lo spettacolo (panorami magnifici), e dare un'occhiata ad altri spot.

 

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Sono passato, in particolare alla LNI a Desenzano, verso le 17,30, dove il vento è risultato ugualmente forte (anche se a detta dei presenti più instabile che a Toscolano), e che mi è sembrato più abbordabile in queste condizioni rispetto a Toscolano, avendo a riva, una zona di bassi fondali, dove si può spiaggiare in caso di difficoltà. Anche qui ho scattato foto e video (vedi slidegallery). Sappiamo di altri usciti a San Sivino (che dicono offrire anche condizioni spettacolari con ricaduta), ed al Crero, Torri del Benaco (vedi foto sotto mandataci, via facebook, da Roland Langer, uscito con la 3.4).

Crero Roland

 

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Ed ora speriamo in un ferragosto, altrettanto ventoso.

Aloha. Fabio

 

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I video delle sessioni a Toscolano e Desenzano

 

 

 

 

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