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Libeccio a 30 nodi, oggi ad Andora, e spot super affollato. Vento a tratti violento e tempestoso, che, comunque, soprattutto nelle ore centrali ci ha regalato condizioni godibili.

 

Windsurf report sessione: Andora, Libeccio (Liguria)

Partenza da Monza per le 7,50, ed arrivo ad Andora intorno alle 10,00. Le previsioni di vento almeno fino a metà pomeriggio sono molto buone (poi alcune mappe danno una rotazione da Ovest, ed un allontanamento dalla costa), e, quindi, cerchiamo di arrivare giù presto, sia per prendere il vento migliore, sia per trovare parcheggio. Ed, infatti, arrivati ad Andora, troviamo il pienone, e siamo costretti a parcheggiare in Piazza Santa Caterina (in realtà, poi da qui raggiungere la spiaggia non sarà così scomodo). A fianco a noi parcheggiano dei ragazzi di Saronno: conosco Luca, che aveva commentato un mio video di Malcesine, pubblicato su youtube.

Lasciata Milano con un tempo grigio ed uggioso, Andora ci accoglie con un magnifico cielo azzurro e con un bel sole. Temperatura sui 18 gradi.

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Già dalla mattina presto l'anemometro di Capo Mele registra intensità del vento intorno ai 28 nodi. Stica..... Poi, tutta la giornata rimarrà sopra i 30 (ed il salto di vento arriverà solo verso le 18,00, come previsto correttamente da Windyty).

Anemometro capo mele

Come di consueto, prima di armare, faccio la mia misurazione del vento con l'anemometro, su una delle scogliere frangiflutti. Il vento medio a terra non è granchè intorno alle 10,00: tra i 15 ed i 20 nodi. Le raffiche arrivano ai 26 nodi. Basandomi, soprattutto, su queste ultime, decido di armare la Ezzy Panther 4,7. Come tavola ho solo il Fanatic freewave 105 TE, in quanto sto facendo delle piccole riparazioni estetiche alla Tabou 3s 86 (forse dovrei piantarla di pretendere di avere tavole esenti da graffi). 

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Alle 11,00 si entra in acqua, dopo aver mangiato al volo qualcosa di energetico. Con me, ci sono Francesco di Lecco, con RRD FSW 95, e North Sails Idol 4,5, e Davide di Saronno con Goya One 94, e Gun sails Hammer 4,7. Dò a loro (meno esperti di Andora) qualche consiglio per superare più facilmente lo shorebreak. Al nostro, arrivo i frangenti si presentavano piuttosto contenuti. Alle 11,00, il mare si è ingrossato, e lo shorebreak è di circa 1 metro. A riva, vento instabile. Gli suggerisco, di aspettare che un po' di cavalloni abbiano rotto, che il mare sia un po' più spianato, e di fare la beach start sfruttando una raffica, mantenendo, inizialmente, una rotta molto poggiata, per acquisire quanto prima possibile la planata. Solo, allora, presa velocità, gli dico di puntare con la prua della tavola eventuali cavalloni frangenti, magari con salto incorporato. Da evitare assolutamente stare quasi fermi con la prua della tavola puntata verso le onde, in attesa dell'inevitabile frullata.

A riva (zona bagni Colombina), c'è un discreto affollamento di aspiranti beach starters.... La mia prima partenza avviene abbastanza rapidamente, e senza intoppi seguendo la suddetta tecnica. La 4,7 aiuta ad avere quello spunto in più accelerare. L'ho armata per adattarla al suo range inferiore di utilizzo, lasciandola poco sventata, e grassa.

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Superati i primi 150 metri, il vento ed il mare sono un'altra cosa.... Fuori sono abbastanza sovrainvelato con la 4,7, con alcune raffiche già veramente potenti, ed iniziano a formarsi delle onde notevoli, dei bei panettoni in treni relativamente regolari, già sopra i due metri. Tuttavia, il mare è un po' disordinato, e rimarrà così tutto il giorno. Ai treni d'onda, si inframezzano delle onde più basse, con direzioni irregolari, talora frangenti. I salti sono abbastanza frequenti, soprattutto sulle onde più piccole, prese in piena velocità. Tornando è possibile qualche effettuare surfata, piacevole (onda più ripida) quando si è all'incirca a 200 metri dalla riva, anche se talora manca un po' di potenza (si vede tale circostanza nel video). La temperatura dell'acqua è ancora piacevole: 4/3 mm, mani, testa (poi metterò il casco...), e piedi nudi.

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Nella prima sessione non sto fuori molto. La 4,7 ha bisogno di una regolata. Ritorno a riva e smagrisco, e svergolo di più la balumina. Oggi, forse, l'assetto migliore sarbbe stato 86 e 4,2, almeno fuori. Sotto riva, un po' di volume e di tela fanno comodo.

Riesco, per una seconda sessione verso le 12,00. Si rivelerà il mio momento migliore. La vela va un po' meglio (fuori sono sempre grosso), ed io mi sento bene fisicamente. Manovrare fuori, comunque, rimane veramente arduo: appena poggio accelero troppo, ed il vento mi strappa via la vela. Molto meglio verso riva, dove riesco ad esercitarmi a strambare, chiudendo alcune manovre (se solo mi svegliassi un po' di più in uscita.... e non avessi troppa fretta di orzare). Risalgo di brutto. In questa fase centrale della giornata, il vento si distende un po' meglio anche sotto riva, e mi diverto.

In acqua, mi sento chiamare da Adolfo di Windsurfcremia.it. Ringrazio qui pubblicamente Adolfo per le belle foto che mi ha scattato, e che vi propongo qui di seguito.

 

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La Fanatic, anche con la pinna di serie da 29 cm, gira bene, e mi fa sgattaiolare tra le onde. Mi ritrovo diverse volte a manovrare/surfare davanti alla spiaggia di fronte all'ASD di Andora, dove, infine, rientro dopo circa un'ora.

 

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Decido forse fin troppo presto di rientrare dopo tre quarti d'ora, per verificare cosa stanno combinando gli altri. Avrei dovuto godermi un po' di più questo momento, che si rivelerà il migliore della giornata, anche come vento. A terra, becco veramente tante facce note: Marco di Alessandria, Caterina (con cui ci consoliamo di non poter raggiungere Hyeres nei prossimi giorni per lavoro), Simone (in acqua dal primo mattino), Gianky e Nuccy (sempre presenti), Norberto, Carlo, Paolo, Giorgio..... In acqua, avvistato Marco di Torino, ripreso in un gran bel wipe out, ed in un'uscita da manuale con 82 litri.

Francesco, dopo le prime esperienze negative ad Andora, riesce a superare lo shorebreak più volte. Davide, mette a frutto l'esperienza maturata a Jeri, e si gode lo spot alla grande. Entrambi, dovranno fronteggiare in acqua il distacco di una strap, con rientro un po' acrobatico (okkio alle Dakine Contour: dopo qualche anno si crepano al punto di inserimento delle viti). Mentre filmo, ad un certo punto, si palesa sullo spot un marziano (vedi video sotto), già incrociato in precedenti occasioni al Prà, uno di quei windsurfers che bordeggiano e manovrano con una scioltezza, e con una fluidità che mi piacciono tanto. Ha una Neil Pryde Wizard (credo sui 4 metri, comunque piccola), ed una tavola 99, credo anch'essa un freestyle. Incredibile: rientra a riva fino a riva, e vira in maniera impeccabile quasi sul bagnasciuga; poi, mentre tutti penano ad uscire, lui slalomeggia tra i naufraghi ed in un attimo è fuori dai frangenti. Anche fuori, manovra facendo sembrare tutto facile, senza allontanarsi troppo dalla riva. Grande invidia. Nel video sotto, potete vedere in slow motion una sua virata veloce. Da vedere e rivedere, per carpirne i segreti.

Alle 13,30 parto per una terza sessione. Inizio ad accusare un po' di ipoglicemia, e non sarà la parte migliore della giornata. Inoltre, il vento è tornato rafficato ed instabile, soprattutto sotto riva. Credo che quando il Libeccio si forma come Maestrale in Francia, dovendo poi piegare verso NE, e non come Ostro a Ovest della Corsica, faccia, poi, più fatica a distendersi sul ponente ligure. Molti commenteranno di una giornata tira e molla, poco gradevole. Concordo sul fatto che non sia stata la migliore Andora, ma io a tratti mi sono divertito. Forse, l'unica cosa veramente fastidiosa, è stata l'estrema differenza di intensità tra la zona a riva, e quella più largo. Altri commenti ed impressioni a fine articolo sono graditi!

 

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Nella parte finale della giornata, quello che mi impressiona di più è quanto sia diventato grosso il mare. Fuori ci sono delle rampe di quasi quattro metri, anche piuttosto ripide, dei veri muri: quando me le trovo di fronte, mi auguro di avere abbastanza velocità per superarle. In qualche caso, superata la cresta, mi ritrovo sotto il vuoto del cavo successivo, e cado giù da almeno due metri, saltando obbligatoriamente, anche se non ho preso molta velocità. Molto adrenalinico.

Incrocio in acqua più volte Matteo, e l'amico Marco, venuti via dalla Spiaggia d'Oro di Imperia, che faceva impressione. Vista la corrente forte oggi riscontrata in alcuni punti vicino alle scogliere ad Andora, e le onde qui presenti, mi posso immaginare cosa fosse Imperia. 

Alle 14,30 esco dall'acqua, ed alle 16,15 si riparte per casa. Nel complesso bella giornata. La porta dell'Atlantico si è spalancata.....

Aloha, Fabio

 

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Il video della sessione

Il video della giornata girato da Adolfo di Windsurfcremia.it

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