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Le uscite infrasettimanali la mattina presto a Valmadrera sono, spesso, una scommessa. Nell'ora e mezza massima che si può rimanere in acqua prima di andare al lavoro, bisogna indovinare la vela giusta, e sperare che il vento rimanga abbastanza costante. Oggi io (ma non solo) ho litigato con il vento. Comunque, alla prima planata, la sensazione di essere ancora una volta in acqua all'alba è sempre magica.

 

Windsurf report sessione: Valmadrera (Lago di Como)

Per spiegare la giornata, basta guardare il grafico qui sotto ripreso dal sito web del WCV:

 

anemometro valma

 

 

Ebbene, il sottoscritto è arrivato sullo spot verso le 7,15, quando l'intensità del vento ha toccato un evidente minimo (circa 14 km/h). Non volendo galleggiare, ed avendo a disposizione solo fino alle 9 massimo per stare in acqua, ho deciso di non rischiare il Fanatic freewave 105 e la Ezzy 5,5. Per andare sul sicuro, ho armato la 6,5 Cheetah e la Tabou Rocket 115 (freeride). Così, quando poco dopo, il vento è risalito fino ad oltre 35 km/h (velocità misurate a terra!), mi sono ritrovato in acqua con due metri quadri di vela in eccesso, e con la tavola impegnativa da controllare.

Il vento (un Foehn e non un tivano), anche una volta risalito come intensità, fino a quando sono stato in acqua (ore 9,00 circa), non è mai risultato disteso, con salti di direzione e di intensità decisi. E' risultato orientato da NE, e, quindi, proveniente dalle Grigne (questo il motivo della scarsa costanza), con intensità maggiori sulle due sponde, e decisamente inferiori nella zona centrale del lago. A terra, ho sentito più di uno imprecare (l'amico Giacomo per tutti uscito per armare la 4,4, dopo essere uscito anche lui grosso).

 

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Sulla mia uscita, non c'è molto da dire. Problematico entrare in poggiata per strambare, con il freeride velocissimo che voleva solo andare dritto. Ne ho chiuse alcune, ma senza stile. Oggi, per me, era addirittura problematico saltare, dal momento che, così sovrainvelato e con il freeride, una volta in aria, era difficile rimanere in assetto. Comunque (non avendo tempo per cambiare vela e tavola), sono rimasto in acqua fino a quando ho potuto, perchè le sensazioni della surfata alla mattina presto a Valma, come detto, sono sempre particolari.

 

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Spot affollato, con presenza di molti locals (ma sono tutti parrucchieri che non lavorano il lunedì?), tanto che ad un certo punto è comparsa una pattuglia della polizia (chiamata dal solito proprietario del Bellavista - ma quando capirà che noi potremmo essere una risorsa, invece che un problema?). Degno di nota l'atteggiamento di uno dei poliziotti (surfista anche lui reo confesso!), che ci ha invitato con pazienza a spostare le macchine nei posti nel frattempo liberatisi.

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In acqua, diversi del nostro gruppo di uscite (Andrea, Davide, Giacomo, protagonista di una bella virata ripresa nel video), ed i tanti soci del WCV, abituè dello spot (intravisto anche il Presidente), ripresi nel video in alcune manovre freestyle sotto riva.

Il Tivano (vero) dovrebbe proseguire in settimana; per cui dateci sotto, in attesa, magari, di un saltino al Prà per il Peler nel weekend.

Aloha. Fabio

 

Clicca qui, per vedere la slidegallery completa, e per scaricare le foto ad alta risoluzione.

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Il video dell'uscita.

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